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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
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Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Kinsey


Il film esplora la vita del pioniere della ricerca scientifica sulla sessualità, Alfred Kinsey, partendo dalla sua infanzia nei primi anni del novecento fino alla sua morte nel 1956. Non si nasconde la sua omosessualità anche se il personaggio, durante la sua vita, non la esplicitò mai pubblicamente. Nel film vengono mostrate chiaramente le sue particolari attenzioni verso lo studente Clyde Martin (che possiamo ammirare anche senza vestiti), col quale ha un intenso rapporto sessuale. Toccante il racconto della lesbica che lo ringrazia per averle salvato la vita. Ci spiace che il film non abbia avuto successo in America, perché, pur seguendo una impostazione biografica e spesso didattica, è ricco di diversi momenti che catturano l'anima e il cuore dello spettatore. Un film illuminante che parla di un'America di 60 anni fa per farsi ascoltare dall'America di oggi, forse assai poco cambiata.

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Cuori nel deserto


Vivien vuole divorziare dopo dodici anni di uno scialbo matrimonio senza figli, e secondo la legge locale deve stabilirsi per sei settimane in Nevada, senza mai uscire dai confini dello stato. Trova alloggio nel ranch di Frances assieme ad altre donne ma, confusa e inquieta, fa vita a sé. A smuoverla da questa nervosa apatia è Cay, figliastra di Frances, che lavora al casinò, si diletta di scultura e non si fa problemi nel vivere spavaldamente la sua attrazione per le donne, tanto da essere malvista nella zona… Un mélo lesbico-femminista giocato sul contrasto tra l'ambientazione desertica e le appassionate anime in pena dei personaggi, con momenti di insolita commozione. Vissuta ai margini del deserto del Nevada, la storia d'amore trova forza nella singolarità e nella marcata contrapposizione delle due protagoniste, separate da cultura e da sensibilità differenti. Finalmente un film che espone un amore lesbico nella sua semplicità, pur sottolineando le pressioni sociali cui una coppia omosessuale deve ancora sottostare. Ottima, all'epoca, l'accoglienza della critica, anche se della Deitch in seguito si sono perse un po' le tracce.

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Going down in la-la land

Adam si trasferisce da New York a Los Angeles, giovane e ambizioso, intenzionato a raggiungere il successo nel mondo del cinema. Divide la casa con l’amica del cuore Candy, folle ventenne che trascorre il suo tempo tra palestra, shopping e la ricerca di un ‘buon partito’. Dopo una serie di lavoretti poco gratificanti, Adam trova un promettente impiego in una società di produzione cinematografica. Attricette senza speranza, direttori sul lastrico, tossici di anfetamina, marchette e porno industry. Insomma il ricettario classico della maledetta citta’ degli angeli. Tratto dal romanzo omonimo di Andy Zeffer, il film racconta discesa agli inferi e sopravvivenza di un giovane attore nella terra dei sogni e delle illusioni. Brillante tragi-commedia, per la regia di Casper Andreas, l’ideatore del popolare Big gay musical. 


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Insieme per caso

Dello stesso regista del "Matrimonio del mio migliore amico" questo film, nonostante metta molta carne al fuoco, o forse proprio per questo, non convince e ci lascia completamente insoddisfatti. I temi dell'omofobia, della diversità, dell'omosessualità nascosta, dell'amore gay e della famiglia gay, che probabilmente sono quelli che stanno alla base dellla sceneggiatura, non riescono a definirsi con chiarezza e convinzione perché devono coesistere con molti altri temi (la crisi della famiglia e della terza età, la ricerca dell'amore incondizionato, il coraggio di seguire le proprie idee, ecc.). Anche una strana mescolanza di generi (commedia, grottesco, thriller, farsa) ci ha disorientati e non basta a risollevarci la bravura dei protagonisti tra cui spicca Everett (ormai candidato unico alle parti di gay isterico e nevrotico).



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Interno berlinese

II soggetto è tratto dal romanzo di Junichiro Tanizaki «La croce buddista», ambientato nel 1928 ed inserito nel contesto della Germania nazista. Nella Berlino del '38, Luise, giovane moglie di un funzionario, scopre l'amore per un'altra donna, la figlia dell'ambasciatore giapponese. Ben presto il marito se ne accorge e si inserisce nella relazione. Travolti dall'insana passione i tre amanti si distruggono reciprocamente, fino a quando scoppia lo scandalo. Non resta che il suicidio, ma Luise, senza capire il perché, sopravvive. Uno dei film meno riusciti della Cavani, che non riesce ad andare oltre a una bellezza formale e forse troppo ricercata, lasciando inesplorata la ricchezza delle problematiche interiori dei personaggi. Molto sesso, quasi un film softcore.




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Fit



Una lezione di danza si trasforma in un incontro terapeutico fra adolescenti che si interrogano sulla sessualità e sulla maturità - Un film contro il bullismo omofobico. E' un lavoro brillante e dinamico che mette a dura prova alcuni luoghi comuni. Il film (sponsorizzato da Stonewall) evidenzia i problemi che hanno i vari personaggi col coming out in un gruppo di studenti ed è stato reso disponibile a tutte le scuole del Paese. Noi seguiamo Loris, la nuova insegnante di teatro, che deve tenere a bada un gruppo di adolescenti che rischiano di essere espulsi. Il cast di talento, anche se molto giovane, porta freschezza e verosimiglianza rispetto ai ruoli interpretati man mano che scopriamo come affrontano la loro sessualità e quella degli amici.




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L'Apparenza inganna

Siamo solo ciò che gli altri vedono, o che gli lasciamo credere di essere: questa è la tesi di questo accattivante film francese. Non serve cambiare dentro; ciò che conta è insinuare in chi c'incontra, il dubbio di una realtà sotterranea. Il resto poi, viene da sé! La commedia degli equivoci non tradisce neppure stavolta, soprattutto se supportata da battute tanto ingenue da essere geniali e da un amaro fondo di verità che ci permettono di ridere dei guai quotidiani. L'orgoglio gay non ne esce svilito, anzi. Parlare di diversità in questi termini, che solo ad un esame superficiale possono sembrare ridicolizzanti, in realtà affrontano di petto il problema ed aiutano a superalo in modo facile e spontaneo.




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Che mi dici di Willy?

Molte lacrime e qualche sorriso in un film non troppo autocompiaciuto ma in certi momenti scontato come i tv-movie sull'argomento. I rapporti interpersonali sono onesti e naturali, e la rappresentazione delle paure connesse al sesso e alla morte è pungente ed efficace. Quando vediamo persone che si ammalano e muoiono, ci prende una paura personale e reale. Il film comunque non è depressivo: ci sono anche risate e momenti di gioia meravigliosi. Il finale, con gli amici morti richiamati con la memoria, è furi tono. Il titolo originale ricalca la formula con cui i gay partecipavano nei necrologi la loro situazione affettiva: compagni da molto tempo. Memorabile la battuta: Cosa pensi che accada dopo la nostra morte? Andremo a fare sesso ancora.







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La Bonne


Film intrigante che fece parecchio scandalo quando uscì nelle sale. A nostro giudizio uno dei film migliori di Samperi, più riuscito anche di Ernesto. L'ambiente, la famiglia, le protagoniste, le situazioni piene di ambiguità e di colpi di scena, sono presentati e indagati in profondità. La psicologia dei personaggi, ricca di sfumature, ci risulta credibile e ci permette di comprendere l'evolversi della storia, che è principlamente una storia di liberazione. Stranamente (ma non troppo) è un film difficile da trovare sul mercato. Ogni tanto passa a notte fonda su qualche tv.





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La Discesa di Aclà a Floristella


Aclà è stato venduto per otto anni come "caruso" - addetto al trasporto a spalla in superficie dello zolfo - al picconiere Caramazza, in cambio di cinquecento lire, cioè del "soccorso morto", che andrebbe restituito se il bambino scappasse. Salutato da uno schiaffo d'avvertimento del suo padrone, Aclà il lunedì discende nella galleria, dove trova un ambiente infernale: lo zolfo rende l'aria irrespirabile e un caldo soffocante costringe i minatori a lavorare quasi nudi. La notte essi dormono in terra nelle gallerie, in una promiscuità che favorisce i rapporti omosessuali fra i grandi e la sodomizzazione del bambino. La violenza più terribile e crudele domina la miniera: il fratello di Aclà, Pino, è l'amante del picconiere "Melino", e il bambino viene subito adocchiato da qualche adulto, che vorrebbe approfittare di lui, ma si rifiuta sempre decisamente, e Pino, per quanto canzonato dai compagni, lo difende.


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La Maschera di scimmia


Nel 1994 fu pubblicata un'opera atipica ed originale: un thriller in poesia da leggere tutto d'un fiato. Da quel libro della scrittrice australiana Dorothy Porter - un caso letterario anche in Italia, edito da Fandango Libri -, ecco l'omonimo lungometraggio diretto da Samantha Lang, giovane regista anch'essa australiana, già fattasi conoscere ed apprezzare con 'Il Pozzo'. Il film è la storia di una sconvolgente passione lesbica. Notevole l'interpretazione di Kelly McGillis, icona lesbica d'annata.







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La Moglie del soldato


Il film parte come un Thriller politico, con un soldato inglese sequestrato dall'IRA e usato per chiedere la liberazione di altri prigionieri. Rea fa la parte di un soldato dell'IRA che non ha il coraggio di uccidere il prigioniero (Whitaker) e cerca di liberarlo ma inutilmente perché finisce sotto un camion. Questo è solo un prologo al vero tema del film che è una stupenda storia d'amore tra un eterosessuale ed un travestito stupendamente interpretato da un vero trans (Davidson). Film condotto con estrema galanteria, onestà e coraggio su un tema alquanto insolito e difficile. Colpisce al cuore e non ti abbandona più. Miracoloso.





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Doppio fallo


Nell'anno dei mondiali di calcio, non poteva mancare una commedia tedesca, grande successo al botteghino, che racconta la storia di Ecki, aitante, appassionato e atletico calciatore di un paesino bavarese. Del suo coming out ai compagni di squadra e al padre panettiere. Della sua esclusione. E della sua rivincita. Il calcio, sport per eccellenza esclusiva dei maschi eterosessuali, diventa così un'efficace metafora della vita. E lo sport ci dimostra che la passione vince tutte le barriere: di genere, di razza, di estrazione sociale. Lasciando a centro campo un pallone trasformato nel denominatore democratico dei buoni sentimenti. 





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El Cielo dividido


Gerardo e Jonas hanno trovato l'amore perchè lo cercavano entrambi disperatamente. Il loro è un amore intenso e appassionato. Poi una notte in discoteca, si intromette Bruno, un uomo di una certa età che sembra magneticamente attratto verso questa carismatica coppia. Jonas ha una storia con lui, ma gli manca l'energia o la sfacciataggine di abbandonarlo. Bruno appare e scompare all'improvviso. Da questo momento in poi Gerardo vede Jonas come l'annunciatore di una fine inevitabile. Jonas, nondimeno, è sempre affascinato dal ricordo di Bruno. Gerardo trova questa cosa insopportabile; ancora peggio, Jonas sembra non mostrare alcun interesse fisico verso di lui. Sebbene non abbiano intenzione di separarsi, il loro modo di vivere adesso fa nascere molti inaspettati problemi e conflitti e, sopra tutti, molte domande. Frustrato dalla nuova situazione, Gerardo inizia ad avere storie con altri uomini. Uno di questi è Sergio che Gerardo ha incontrato una notte in discoteca. Gerardo è convinto che Sergio sia l'uomo che egli stava cercando di incontrare. Ma fare sesso con Sergio dovrebbe servire a scacciare il ricordo di Jonas. Gerardo e Jonas stanno insieme nonostante le loro relazioni con altri uomini. Si amano ancora. E vogliono continuare ad amrsi fino alla fine dei loro giorni. Anche se la loro separazione è inevitabile.

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In cerca di Amy


Stati Uniti al giorno d'oggi. Holden e Benky sono le menti di Bluntman, un fumetto di successo, quasi alle soglie dell'adattamento televisivo. Una sera, nel corso di una sorta di dibattito sull'animazione, Holden conosce Alyssa, giovane ed affascinante disegnatrice. L'amicizia dura un attimo. L'innamoramento, almeno da parte del giovane Holden, ne è la naturale diretta conseguenza. Il caso vuole che Alyssa sia lesbica e lo manifesti apertamente. E che Bencky viva una "innaturale" gelosia. Sottile film psicologico che, senza presunzione, ci fa capire molto dell'animo umano e dei suoi desideri più inconsci (trai i quali quello omosessuale).




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Il Quarto uomo



Uno scrittore omosessuale (Jeroen Krabbé) viene sedotto da una donna affascinante che, a quanto pare, uccide tutti i suoi amanti: sarà lui la prossima vittima? Thriller surreale pieno di di sogni, simboli e premonizioni, tratto da un libro autobiografico di Gerard Reve. La poetica del regista, come sempre, è quella del pugno nello stomaco, ma la versione italiana, per evitare il divieto ai minori, è stata stupidamente tagliuzzata di circa 8 minuti. 








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Il Conformista


Tratto da un romanzo di Alberto Moravia, il film contrappone l’aspirazione all’ordine del protagonista alla sua inconfessata omosessualità. Nel 1937 il professore Marcello Clerici sposa Giulia. Mentre la donna è spensierata, allegra, senza problemi, lui - nonostante i buoni successi come docente di filosofia - è tormentato da un ricordo: a tredici anni ha ucciso Lino Seminara, un autista che ha tentato di avere con lui dei rapporti omosessuali. Da allora Marcello ha abbandonato la pratica religiosa e si è legato strettamente con l'OVRA, la polizia segreta fascista. Per volontà dei suoi dirigenti di partito, deve compiere il viaggio di nozze a Parigi per introdursi nell'ambiente del professore Quadri, un docente universitario antifascista, per consentire al camerata Manganiello di predisporre l'assassinio di questi. Marcello e Giulia riescono ad entrare nelle grazie di Quadri e di Anna, la moglie di costui, una donna assai bella ma dalle anormali tendenze sentimentali, la quale si attacca morbosamente a Giulia pur non rifiutando la corte fattale dallo stesso Marcello. Una breve vacanza in Savoia di Quadri permette a Manganiello di predisporre un agguato. Al tragico appuntamento, tuttavia, Quadri non giunge solo: c'è anche Anna in macchina e ci sono anche Marcello e Giulia che li hanno seguiti con un'altra auto. Clerici e la moglie assistono così al massacro dei due coniugi parigini. Nel 1943, quando Roma esulta per la caduta del fascismo, Marcello incontra casualmente Lino Seminara, che in effetti non era morto. Sconvolto dall'incontro, Marcello scoppia in una reazione isterica e, denunciando alla folla l'abietto individuo, gli attribuisce tutte le colpe della propria vita.

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Il Fiume



Il giovane Hsiao (Li) dopo aver fatto da comparsa in un film nella parte di un cadavere che galleggia nel fiume,contrae un forte dolore al collo (simbolo del dolore interiore). I genitori, che già non parlano con lui (né tra di loro), non sanno come reagire. E l'unico memento di vicinanza sarà quando padre e figlio si incontreranno in una sauna gay, senza riconoscersi fino alla fine. Il regista di "Vive l'amour" prosegue il suo discorso sull'incomunicabilità e la solitudine.







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Il Banchetto di nozze


Un giovane taiwanese che convive da cinque anni col suo fidanzato americano decide di sposare una pittrice cinese bisognosa del permesso di soggiorno per accontentare i genitori che lo vogliono maritato. Il sontuoso banchetto di nozze che organizzano complicherà le cose visto che lei si ritroverà incinta e il fidanzato di lui vuole rivelare tutto ai ‘suoceri’ ignari. Molto garbo e gran classe in questa commedia degli equivoci sofisticata e ironica, dove l’umorismo è sottile e l’analisi dei rapporti interpersonali ben costruita. Uno dei migliori film a tematica gay degli anni ’90, giustamente premiato a Berlino con l’Orso d’Oro.






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Dona Herlinda e suo figlio

Dona Herlinda e suo figlio

Film superamato dagli omosessuali di tutto il modo sia per la storia (anticipa i tempi presentando una famiglia allargata, anche se "segreta"), per le scene di amore omosessuale assai erotiche, e per l'atmosfera "gaya" che pervade tutta la divertente sceneggiatura. La critica ufficiale lo maltrattò alquanto, forse anche per "pruderia", senza capire quanto conteneva di innovativo sia nella sostanza che nello stile.

Eyes wide open

Eyes wide open  (sub ita)


Aaron (38 anni), rispettabile macellaio della comunità ultraortodossa di Gerusalemme, è sposato con Rivka (28 anni) e ha quattro figli. La morte del padre lo costringe a cercare qualcuno che lo aiuti nella sua attività. Il caso gli fa incontrare Ezri, un bel giovane ventenne, studente di una scuola religiosa, col quale ha un'amabile conversazione. Il giorno dopo Aaron scopre che Ezri passa le notti su una panchina in strada, si commuove e decide di prendersi cura del ragazzo. Gli insegna il lavoro di macelleria e lo ospita nella stanza dietro il negozio. Aaron introduce Ezri nella comunità e lo invita a cena in casa sua. Diventano così sempre più amici. Un giorno, mentre si trovano a un distante "Mikve" (un bagno rituale sacro), i due hanno un momento di intimità che li rivela innamorati uno dell'altro. Da quel momento in poi Aaron non ha più pace: si sente ogni giorno di più legato ad Ezri, passa tutto il suo tempo con lui, dimenticandosi della famiglia e della comunità, travolto da una passione più grande di lui. Aaron è comunque un uomo timoroso di Dio, e devoto alla sua famiglia. I sentimenti di colpa iniziano a tormentarlo inducendolo anche ad autopunizioni corporali. Quando Rivka sospetta che il marito abbia qualche problema, si reca dal Rabbino Vaisben, il capo della "Modesty Guards", un'autorità della comunità Ultra-Ortodossa. Le Modesty Guards iniziano a pedinare Aaron che subito si accorge di "eyes wide-open", occhi attenti che lo controllano ovunque. Aaron cerca di mettere delle barriere tra lui ed Ezri, un giorno lo caccia addirittura via dal negozio. Ma il suo amore per Ezri è troppo grande e gli implora di ritornare. Quando Rivka scopre per caso un messaggio d'amore che Aaron aveva ricevuto da Ezri, i suoi peggiori sospetti sono confermati e decide di entrare in azione...

Un Mercoledì da sballo - Humpday


Qualche volta il cameratismo ci porta troppo lontano. Quando Andrew inaspettatamente si ritrova a notte fonda davanti alla porta di Ben, i due vecchi amici di college ricordano subito le loro antiche prodezze di maschi eterosessuali. Per salvare Ben dalle pantofole domestiche, Andrew lo invita alla festa di una comunità che pratica il sesso senza inibizioni. Qui sono tutti impegnati a realizzare erotici filmini artistici per partecipare al festival porno regionale. L'idea stuzzica Andrew che convince Ben a cercare un soggetto per il film. Dopo tanto bere e tante idee scartate ne rimane solo una che sembra buona: Andrew dovrebbe fare sesso con Ben davanti alla telecamera. Non si parla di porno ma di un progetto artistico. Il giorno dopo, a mente fresca, non sanno come disimpegnarsi. Comunque non sembrano esserci grossi ostacoli - tranne la moglie di Ben, l'eterosessualità e alcune questioni meccaniche...


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Il Talento di Mr Ripley

Il regista punta ambiziosamente a una rilettura in chiave psicologica del noir della Highsmith, calcandone le sfumature omosessuali che nel film precedente di Clément erano intuibili ma inespresse. Nel costruire il suo remake però si lascia prendere la mano soprattutto dall'atmosfera, dall'ambiente, dallo stile anni '50, e resta dubbiosa la motivazione psicologica di quanto accade, forse poco indagata anche nel romanzo medesimo. La scena della vasca da bagno è comunque assai bella e chiarificatrice. Film assolutamente godibile anche se ci lascia col solito amaro in bocca derivato dall'equazione gay=cattivi.





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I Vesuviani


Ritorna dopo molti anni il film a episodi che andava molto di moda negli anni '60, quasi a significare che anche oggi ci sono tanti autori e tante idee da esprimere. Il film però non è stato accolto bene dalla critica, che lo ha trovato discontinuo e con gli episodi poco amalgamati. Comunque gli episodi meglio riusciti sono sembrati proprio quelli a tematica omosessuale, cioè quello di De Lillo, "Maruzzella" che racconta di un travestito che porta la felicità dentro un cinema a luci rosse fino a quando arriva una misteriosa donna che lo metterà in crisi, e quello di Capuano, "Sofialorén", che racconta, con molta ambiguità ma anche con altrettanta efficacia, come un pescatore possa toccare il paradiso in una notte d'amore con un giovane scugnizzo napoletano. Divertente e molto buch l'episodio di Corsicato, "La stirpe di Iana", con una banda di motocicliste che riescono a farsi rispettare con l'aiuto di molta fantasia e del cinema orientale di kung-fu. Complessivamente a noi il film è parso un esperimento interessante, un inno alla napoletanità, fantasioso e spesso poetico, anche se forse un po' troppo "intellettuale".

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Il Vizietto


Film di grande successo commerciale che, nonostante affronti il tema della coppia omosessuale (assoluto tabù per quei tempi), non è mai stato molto amato dai gay. Il motivo è che i due protagonisti gay che convivono sono rappresentati con il solito repertorio di mossette e gridolini, lo stereotipo caro agli eterosessuali, anziché come personaggi veri, con una storia affettiva reale e credibile. Tutto diventa solo una scusa per arrivare a battute e gag scontate e a volte di cattivo gusto. Un'occasione mancata. A suo discarico solo la novità ed il coraggio del soggetto. I sequel (Vizietto II e Matrimonio con vizietto) sono da dimenticare. Discreta, ma con gli stessi difetti, la versione americana del 1995, comunque inferiore all'originale.



Scene tratte dal film:


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Il Vizietto II


Non meno divertenti che nel capitolo precedente, in questo sequel Ugo Tognazzi e Michel Serrault, indossano nuovamente i panni di Renato e Albin, lo stereotipo della coppia gay anni 70. Ma questa volta sono alle prese con i servizi segreti e vivono un’ indimenticabile avventura senza esclusione di colpi... e travestimenti! Nel tentativo di ingelosire il suo compagno Renato (Ugo Tognazzi), il sempre eccessivo Albin (Michel Serrault) si siede in un caffè, vestito da donna con la speranza di essere rimorchiato. Ma Albin ottiene molto più del previsto. Nella sua rete cade una spia, che, che per consegnare un preziosissimo microfilm lo usa come ignaro corriere. Per sfuggire ad agenti segreti senza scrupoli Albin e Renato si nascondono in Italia, in una fattoria dove Albin finge di essere la moglie di Renato: un uomo travestito da donna travestita da uomo! Riuscirà Albin a sopravvivere alla caccia senza quartiere che gli danno le spie o sarà costretto fingere per sempre di essere una donna? Per apprezzare in pieno questo spassoso film è ovviamente necessario calare i personaggi nell’epoca in cui è ambientato e realizzato il film: quasi 30 anni fa, non ieri! La verve dei personaggi è indiscutibile e anche se abbondano stereotipi e luoghi comuni il regista non dimentica di farci riflettere sulla tematica della discriminazione e dell’integrazione.

Scene tratte dal film:


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In & Out



Grande delusione per un film record di incassi in America e molto pubblicizzato. I personaggi sono tutti stereotipi, non hanno storia, non hanno credibilità. Sembra un musical mal riuscito. Si salva forse la scena del corso di mascolinità: troppo poco per un film che poteva dare molto. La tematica del "coming out" è appena accennata, l'omofobia si trasforma come per incanto in omofilia, il professore sembra essere più una macchietta che un protagonista, il giornalista sembra la fata cherubina, per non parlare della ridicolità (forse voluta) degli altri personaggi. Un film che non parte, patetico e ridicolo. Peccato! Forse sono così drastico nel giudizio perché non apprezzo il genere e avrei voluto qualcosa di completamente diverso. In questo caso sarebbe la mia critica a non essere centrata anziché il film.


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Children of god


"Children of God" è un'espressione religiosa usata dai cristiani per significare che siamo tutti figli di Dio. Il film è la storia di due persone che imparano alcune universali lezioni di vita indispensabili per poter vivere felici. Queste persone stanno per organizzare un viaggio che li porti via dalla frenetica Nassau per approdare nella tranquillità dell'isola di Eleuthera. L'anno è il 2004, quando il mondo caraibico era scosso per la crociera gay famigliare di Rosie O'Donnell. Spezzoni di filmati documentano l'isteria di massa che portò a grandi manifestazioni fondamentaliste. Jonny, un giovane artista bianco Bahamiano, ossessivo compulsivo suicida, si trova in procinto di perdere i suoi studi alla locale università perché non si sente in grado di corrispondere alle aspettative dei suoi professori. Per risolvere questo problema, dopo anche essere stato bastonato selvaggiamente da dei bulli omofobici e rifiutato dal padre alcoolista, Jonny decide di fuggire dalla sua disastrata vita nel centro di Nassau per rifugiarsi nella sottopopolata isola di Eleuthera. Qui pensa di dipingere il suo "capolavoro" e poi di suicidarsi. Arrivato ad Eleuthera incontra un misterioso uomo di nome Romeo col quale s'imbarca in una serie di avventure sia fisiche che emozionali che non solo gli forniranno l'estro creativo per il suo dipinto, ma gli daranno anche una nuova gioia di vivere. Lena Mackey è una quarantenne conservatrice anti-gay che ha appena scoperto che suo marito non è quello che dice di essere. Lena è convinta che l'unico modo per risolvere i problemi della sua vita sia quello di limitare i diritti degli omosessuali. Si sta recando ad Eleuthera con l'obiettivo di galvanizzare la popolazione contro i diritti dei gay. Arrivata viene ospitata da un socievole pastore locale che la mette in crisi e le apre la mente a nuove esperienze. Tuttavia le cose subiscono degli imprevisti quando appare la famiglia di Romeo che vuole mettere fine alla sua storia d'amore con Jonny e nello stesso tempo il marito di Lena decide di risolvere i problemi del suo matrimonio. Dopo il breve periodo di apertura e comprensione di se stesso, Jonny ritorna alla sua depressione. Deve decidere se lasciar perdere amore, carriera e felicità o andare avanti con coraggio e senza paure sulla sua strada. Lena deve decidersi a scegliere tra quello che le dice la sua testa e quello che le dice il suo cuore. Il film coinvolge il pubblico con spirito, divertimento e con inattese sorprese che comprendono anche il toccante finale.

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Circuit


Dopo essere stato 'outato' al lavoro, il poliziotto gay John accetta l'invito di suo cugino Tad e si trasferisce a West Hollywood. Tad sta girando un documentario sul party circuit, ovvero sulla serie di megaparties che si svolgono soprattutto negli USA e in Inghilterra, nati per raccogliere fondi per la lotta all'AIDS ma paradossalmente famosi per la smodata quantità di droghe e sesso che lì si può trovare. Convinto di non aver bisogno di droghe per divertirsi, John viene invece rapidamente e completamente risucchiato dalla 'scena' e diventa preda della passione repressa per Hector, una marchetta caliente fissata con la chirurgia estetica. Tad, lavorando al suo documentario, funge da narratore cercando di mantenere una presa sulla realtà in contrasto con la perdita di controllo di John. Culminante in una tragica catarsi nel corso del famosissimo White Party, Circuit è uno spaccato audace ma mai moralistico su uno stile di vita affascinante e pericoloso al tempo stesso.

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Frankie e Ben, una coppia a sorpresa - Gaudi Afternoon


Ritorna la regista di "Cercasi Susan disperatamente", in un buffo intreccio che tuffa personaggi alla Woody Allen in un intreccio da film di Almodòvar. Cassandra, americana in trasferta a Barcellona da anni, single e nevrotica, viene contattata da una misteriosa vamp per pedinare il marito, da cui si è separata e che le contende il figlio. Ben presto però scopre che la "moglie" Frankie è un transessuale, mentre il "marito" Ben è una lesbica. Cassandra si troverà dunque in mezzo a strani intrecci di ruoli sessuali, che coinvolgono anche un prestigiatore bisex e una giovane fissata con la new age. 






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Glen or Glenda


Il film è un docu-drama che tratta di travestitismo e transessualità, ed è semi-autobiografico: Wood stesso amava travestirsi da donna, e il messaggio del film invita alla tolleranza. Il film ricevette (e continua a ricevere) critiche negative, e nella sua guida Leonard Maltin lo ha definito "probabilmente il peggior film mai girato". Tuttavia, Glen or Glenda è oggi un film di culto per la sua produzione poverissima e lo stile assolutamente particolare. L'intervento per il cambiamento di sesso effettuato da Christine Jorgensen era sulle prime pagine di tutti i giornali negli Stati Uniti nel 1952, e questo fornì al produttore cinematografico George Weiss l'ispirazione per un film a basso costo che trattasse dell'argomento. Ed Wood convinse Weiss che, essendo lui stesso dedito al travestitismo, ne sarebbe stato il regista ideale, sebbene il suo modesto successo. Wood ottenne il lavoro e prese i soldi, ma invece di girare un film sul cambio di sesso, lo girò sul travestitismo. Quando il film fu concluso e venne giudicato troppo corto e non in tema con quanto era stato commissionato, Wood vi mise dentro alcune scene extra sul cambio di sesso. La produzione poi aggiunse alcune scene softcore totalmente avulse dal contesto, una con alcuni momenti bondage, montandole con alcuni spezzoni di Wood e Lugosi. Il film venne distribuito nelle sale solo perché alcune copie erano già state vendute prima che la pellicola fosse realizzata. Wood convinse Bela Lugosi, vecchia star ormai quasi dimenticata, impoverita e tossicodipendente, ad apparire nel film. Lo stesso Ed Wood interpretò la parte del protagonista Glen/Glenda, ma sotto lo pseudonimo di Daniel Davis. La sua fidanzata, Dolores Fuller, interpretava il ruolo della fidanzata di Glen. La Fuller non era al corrente, all'epoca, che Wood si travestisse: la natura del film non le venne completamente spiegata, e Wood solo raramente girò scene in cui era vestito da donna quando anch'ella era sul set. Solo alla proiezione finale del film finito le venne rivelata la verità, e la Fuller dichiarò di essere uscita profondamente umiliata dall'esperienza. Questo fu l'unico film diretto da Ed Wood in cui egli non figura anche come produttore.

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Gosford Park


La storia è ambientata in una villa della campagna inglese in un fine settimana del 1932 in cui Sir William McCordle invita presso la propria casa, per una battuta di caccia, un gruppo di ospiti con le loro mogli e le loro servitù. Ad essi si aggiungono inoltre l'attoreIvor Novello e un produttore cinematografico statunitense accompagnato dal suo valletto. Durante il soggiorno degli ospiti viene commesso un delitto.
Benché la storia sia quella di un romanzo giallo deduttivo della tradizione inglese, l'autentico oggetto del film è la rappresentazione del rigido sistema di classi dell'Inghilterra del periodo; molte delle vicende che si innestano e si ripercuotono sulla trama principale sono volte a svelare le complesse relazioni tra la nobiltà e la servitù, sia al loro interno che dell'una nei confronti dell'altra, mostrando l'ipocrisia dei comportamenti pubblici ingabbiati nei rituali della società e giocando in maniera sottile sui costumi sessuali all'epoca dell'inizio del declino dell'impero britannico.

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Gioco di donna


Film accolto assai male dalla critica, che però salva le interpretazioni femminili, tipico di quando non si può dire altro di un film che si giudica mal riuscito. Il pubblico invece ha gradito assai ed è corso a vedere il film, spinto forse da pruderie inconfessabili, coltivate molto bene dai trailer del film che focalizzano il rapporto lesbico tra le due protagoniste. Il trailer in Italia è stato denunciato per oltraggio al pudore essendo stato mandato in onda da diverse televisioni anche in orari protetti. A nostro giudizio il film è assolutamente casto, il rapporto lesbico è più raccontato che visto; solamente la scena, incantevole, del ballo fra le due protagoniste trasuda omoerotismo, che comunque l'amante maschio che le ammira sembra non percepire. 



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De-Lovely


Cole Porter era gay e questo film non lo nasconde affatto anche se è soprattutto la storia del grande amore platonico che Porter ebbe con la moglie Linda, che essendo stata prima sposata con un uomo che la violentava sistematicamente, accettò volentieri un matrimonio soprattutto romantico. Peccato che il film si stacchi dalla realtà facendo interpretare la moglie da un'attrice molto più giovane di Porter mentre la vera Linda era assai più anziana di lui e praticamente ne diventò il manager promuovendone tutta l'attività musicale e mondana.






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Goldfish memory


Il film getta uno sguardo sui pericoli e i piaceri della seduzione nella Dublino contemporanea. Quando Clara vede il suo ragazzo Tom baciare Isolde, scatta una reazione a catena di storie e delusioni amorose. Ogni personaggio tenta di rispondere alla domande suprema: che cos'è una relazione perfetta? Alcuni privilegiano il matrimonio, altri preferiscono vivere storie alla settimana. L'unica cosa sulla quale sono tutti d'accordo è il fatto che senza amore non si puo' vivere e che si impara molto dalle delusioni amorose, ma chi cambia davvero il proprio modo di agire quando si comincia una nuova storia? Goldfish Memory esplora con umorismo tutti gli aspetti della vita sentimentale di eterosessuali, gay e di tutti quelli che non sanno piu' a che punto sono.



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Il più bel giorno della mia vita


Una delle poche commedie italiane degli ultimi anni davvero meritevole di essere vista. Una famiglia borghese romana si ritrova nella villa della nonna Irene: Claudio è gay e non sa come fare il coming out con la madre, Sara è vedova e iperprotettiva nei confronti del figlio, Rita è in crisi col marito e ha un amante veterinario. Lo Cascio è credibile e misurato nel ruolo di Claudio che, contro ogni stereotipo, adora il calcio e non schecca. Finalmente si vede una coppia gay che fa la spesa e parla di bilanci. 






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Clapham Junction


Film presentato dal canale tv inglese Channel 4 all'interno di un programma "40 Years Out" che commemorava il 40° anniversario della legalizzazione dell'omosessualità in U.K.. Il regista si propone, attraverso diverse storie che si svolgono lungo un arco di 36 ore, di comporre un quadro della realtà omosessuale contemporanea. Il film viene giudicato da molti gay troppo triste e vecchio (vedi commenti al film su Imdb). Anche senza pretendere che tutti i film che parlano dei gay siano per forza positivi, in questo film abbiamo una visione del mondo omosessuale ancora troppo stereotipata e oggi superata, almeno a Londra dove si svolgono le vicende del film. Nelle storie abbiamo la celebrazione di un matrimonio gay, un giovane uomo devoto alla nonna, un adolescente che desidera un uomo adulto, una coppia che organizza un dinner party alla moda aiutati da una cameriera il cui figlio deve andare a casa da solo. Le storie s'incrociano in diversi e sorprendenti modi e hanno un apice di violenza nel luogo dove fu consumato un crimine dell'odio contro un giovane gay nel 2005.

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Napola - I ragazzi del Reich


Nel 1942, quando Hitler inizia il suo attacco militare che darà inizio alla Seconda Guerra Mondiale, un reclutatore della scuola militare esclusiva chiamata "Napolas" mette i suoi occhi su Friedrich, un adolescente boxer di talento, che vede in questa scelta la possibilità di riscattare la povertà della sua famiglia, nonstante che il padre, anti-nazista, sia contrario. Nella scuola Friedrich impara a combattere senza pietà, diventando una formidabile macchina di morte. La propaganda rafforza e indurisce la sua visione del mondo guidato dalla superiorità della razza Ariana. Ne frattempo Friedrich stringe amicizia con il cadetto Albrecht Stein, un aspirante scrittore e figlio di un governatore nazista locale. Il Governatore Stein stravede per Friedrich, mascherando a malapena il suo disprezzo per la sensibilità del figlio. Ma Friedrich ammira e condivide i sentimenti di Albrecht, anche se Albrecht critica la brutalità che Friedrich dimostra sul ring. Mentre la guerra si allarga, la scuola militare intensifica gli addestramenti. Un istruttore senza scrupoli umilia di fronte a tutti i cadetti più vulnerabili e fa partecipare i migliori a crudeli esercizi guerreschi. In uno di questi esercizi Friedrich e Albrecht vengono istruiti a sparare a un prigioniero fuggitivo che si rivelerà essere un russo civile disarmato. Tormentato dalla colpa Albrecht si ribella e Friedrich deve scegliere fra il giuramento di fedeltà al Fuehrer e gli ideali umanitari del suo migliore amico. Un'amicizia che si dimostrerà più forte della morte.

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The Rocky horror picture show


All'uscita questo film passò quasi inosservato. O volutamente inosservato. É poi diventato il film cult per eccellenza. La trama è solo una scusa per presentare una serie di personaggi, canzoni e gags, strabilianti a dir poco! Due fidanzati imbranati finiscono in una casa stregata durante un temporale. Subiranno una serie di esilaranti avventure porno-comiche fino al pirotecnico e amaro finale. Ci troviamo immersi in un concentrato di cultura camp, kitsch, pop, che vogliono raffigurare il sogno della liberazione sessuale (e sociale). Un sogno troppo ricorrente, forse per questo non ci si stanca mai di rivederlo.






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Beautiful boxer


Le regole del melodramma si coniugano con quelle del film sportivo, e con quelle della pellicola a sfondo sociale. Dappertutto trionfa una sensibilità molto libera, moderna, da cui nasce e si sviluppa un discorso coerente sui differenti orientamenti sessuali, sulle pressioni che la società tende ad esercitare nei confronti di chi devia dalle norme comunemente accettate. L’elemento dell’ambiguità sessuale, da porre in relazione anche a livello di interpretazioni registiche con il classico tema del doppio, non sembra essere un tabù di fronte al quale le cinematografie dell’Estremo Oriente si sentono di indietreggiare





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Flesh


Joe, sposato e padre di un bambino, si guadagna da vivere con gli omosessuali. Una mattina sua moglie gli chiede di procurarsi del denaro per aiutare una sua amica incinta che vuole abortire. Dopo aver giocato un poco con il suo figlioletto, Joe scende in strada. Il suo primo cliente è un giovanotto che lo rimorchia in una stanza d'albergo; il secondo un anziano scultore, che lo fotografa nudo nelle pose di celebri statue greche; il terzo un reduce dal Vietnam, impotente. Ha poi un fuggevole rapporto con una prostituta. La sera torna a casa e si stende sul letto. Sua moglie e un'amica vorrebbero fare all'amore con lui, ma egli è troppo stanco e si addormenta, mentre le due donne si consolano sufficientemente tra di loro.




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Fragola e cioccolato


L'Avana. La storia dell'incontro tra David, un giovane militante comunista, ed un omosessuale, Diego, raffinato conoscitore della cultura nazionale. Una commedia agrodolce, ironica e leggera per affermare la libertà delle idee. Fragola e cioccolato sono i gusti di gelato preferiti rispettivamente dai gay e dai veri macho. Il film ebbe una notevole risonanza sia commerciale che politica, dando forza al dibattito sulla liberazione dell'omosessualità nei paesi comunisti. Penso che proprio per focalizzarsi sull'impegno politico della pellicola, il regista ha sapientemente controllato il rapporto tra i due protagonisti, che rimane, anche se sempre più forte, una corretta amicizia.




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Big eden



In questa opera prima del regista Thomas Bezucha seguiamo Henry (Arye Gross), un promettente artista, che alle comodità della vita in una grande città preferisce il fascino del Montana. Alla vigilia della sua prima esposizione al Whitney Museum, Henry apprende che suo nonno è stato colpito da un infarto. Tornato nel suo paese natale, Henry, dopo un breve momento di felici ricordi, capisce che il vecchio nonno non è la sola ragione che lo ha spinto a ritornare: c'è anche il desiderio di rivelare la propria identità sessuale ai suoi famigliari così come alla sua vecchia fiamma (segreta) delle scuole superiori, Dean (Tim DeKay). Preso da questi problemi, Henry non si accorge delle advances del sensibile Pike (Eric Schweig), nativo americano, amante della vita all'aperto e degli sports che possiede un negozio di articoli vari e prepara pasti per il malaticcio nonno Sam (George Coe)...

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Breakfast with Scot



Ed e Sam sono impegnati in una relazione da quattro anni. Ed è un ex giocatore di hockey (della Toronto Maple Leafs) diventato ora un cronista sportivo e Sam è un avvocato che lavora per la sua ex squadra di hockey. Quando l'avventuroso fratello di Sam, Billy, si trasferisce per lavoro in Sud Africa, la sua ex ragazza, Julie, viene trovata morta per overdose e suo figlio Scot (non figlio di Billy) viene affidato a Billy. Ma Billy risulta disperso così Sam deve prendersi cura del piccolo. Il problema a questo punto è Ed, che non ha mai voluto sentire parlare di bambini. Quando l'11enne Scot arriva nella loro casa e aprono la sua sacca, dentro vi trovano ... una rosa e musicale spazzola per capelli, due scatolette di plastica contenenti collanine, una cintura rosa, e quattro paia di calzini merlettati ... realizzando così che il bambino sia più dichiarato di loro, nonostante che ancora non sappia niente della loro vita. Un ragazzo unico in una ancora più insolita situazione, Scot porta lo scompiglio nella vita di Ed e Sam. Ma quando Billy ricompare e decide di portare Scot con sè in Sud Africa, Ed e Sam non sopportano il pensiero di perderlo... Il film indaga sul significato reale di famiglia, contrapponendo in modo divertente gli stereotipi familiari ai sentimenti che formano una vera unione famigliare e mostrando come può sentirsi un bimbo che non riesce ad adattarsi al ruolo che la società gli ha preparato.

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Fucking amal - Il coraggio di amare


Agnes ama la sua coetanea Elin. In realtà non sa come confessarlo, perché e convinta di essere rifiutata. In realtà le due hanno vite completamente diverse. Una è sola, chiusa in se stessa, timida; l'altra è aperta, mondana, ambita da tutti i ragazzi. Ma nell'amore non è mai detta l'ultima parola .. Il film è diventato in Europa e nel Nord America la pellicola «di culto» del cinema lesbico e gay, trattato, però, con estrema sensibilità e in relazione al mondo degli adolescenti. Come «Boys don't Cry», ma con delicatezza, affronta un innamoramento lesbico e le pulsioni di identità sessuale di chi si affaccia confusamente nel mondo del desiderio. Scritto e diretto dal poeta Lukas Moodysson, al suo debutto, ha imposto in un sol colpo in Europa e in America le sue due attrici sedicenni. Il titolo allude a una cittadina in provincia di Stoccolma dove sembra non accadere alcunché per i giovani lanciati con impazienza e interrogativi verso la vita e il desiderio. Gli USA hanno acquistato i diritti per un rifacimento del film.

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