Un giovane di straordinaria bellezza (Bobby Kendall) vaga in un mondo idilliaco: prati verdi e polle d'acqua azzurra in cui specchiarsi incessantemente e poter così adorare la propria immagine. Il novello Narciso, che non ama altri se non se stesso, frequenta in realtà quartieri malfamati, battendo pubblici gabinetti, cercando e trovando con facilità il sesso che pure amerebbe fare da solo. Alle immagini crude di una città fantastica che compendia tutte le metropoli, si alternano i viaggi mentali di Narciso con fantasie che si inframezzano alla realtà delle scene di strada, le quali esse stesse sembrano fantasie. Si trova così prima nell’antica Roma dove contemporaneamente è il giovane imperatore ed uno schiavo di cui può disporre come meglio crede. In una plaza de toros è poi l'osannato torero vestito di un attillatissimo costume mentre affronta un ragazzo/toro. Infine si immagina in una reggia da "mille e una notte" in cui un odalisco dalle notevoli doti fa la sua danza davanti al califfo/Narciso. Tutti sogni che rappresentano per lui il suo Eden dove impera solitario e onnipotente e che, più concretamente, sono interrotti nella realtà dallo squillo del telefono oppure dal fattorino alla porta.
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