Morgan (Leo Minaya) è un giovane atleta gay di New York che in seguito ad un incidente è rimasto paralizzato, condannato per sempre su una sedia a rotelle. Adesso vorrebbe tornare da essere indipendente, ma scopre sempre più che il suo nuovo mondo è fatto di solitudine e frustrazione. La sua vita cambia completamente quando incontra, sul campo di pallacanestro, Dean Kagen (Jack Kesy), un giovane e premuroso agente immobiliare alla ricerca di se stesso mentre si prende cura della madre ammalata. La loro amicizia, iniziata per l'interesse di entrambi alla pallacanestro, si trasforma pian piano in qualcosa di più. Adesso Morgan può pensare che il fatto di trovarsi su una sedia a rotelle non significa che la sua vita debba essere per forza infelice. La sua nuova storia d'amore non ha nulla da invidiare a chiunque. Dean, contrariamente ai genitori e agli amici di Morgan, appoggia la sua decisione di partecipare ad una competizione su una bici adattata, nella stessa pista dove in una gara aveva perso la capacità di camminare. Ma quando Morgan, per vincere, mette a rischio la sua stessa vita, Dean scappa via disperato. Ora Morgan si trova in un momento cruciale, incerto tra quello che vuole e quello di cui ha bisogno... Bravissima la regia a raccontarci quella che potrebbe essere una normale storia d'amore, partendo da due soggetti molto differenziati, ed inizialmente impacciati, fino a farci dimenticare, come i protagonisti, l'eccezzionalità della situazione. Bravi anche i due attori che ci trasmettono molto bene l'impegno e la chimica che nasce tra i due protagonisti, fino all'esplosione di un intenso sentimento. Morale: nella vita è più importante essere consapevoli di quanto abbiamo ottenuto che continuare a cercare qualcosa di lontano e forse irragiungibile.
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