Ibrahim (Cem Akkanat) è un mussulmano 27enne nato in Belgio. Vive coi suoi genitori in un'area multiculturale di Anversa. I suoi genitori provengono dalla Turchia ed hanno mantenuto molte tradizioni del loro Paese, a differenza di altri turchi che si sono occidentalizzati, anche se tornati a vivere in Turchia. Ibrahim ha avuto la certezza di essere gay quando si è innamorato di Kevin (Simon Van Buyten), un 19enne ragazzo belga, che l'ha subito ricambiato. Ibrahim si è formato nella cultura occidentale e per questo preferisce farsi chiamare Bram, un nome assai comune in Belgio, ma ha ancora molta soggezione della propria famiglia e della comunità mussulmana che si è creata ad Anversa. Decide quindi di mantenere segreta la propria omosessualità, che per i mussulmani è un grave peccato. Tuttavia i suoi comportamenti insospettiscono la famiglia, soprattutto da quando il fratello Furkan (Lukas De Wolf), un piccolo teppista invidioso, scoperta la vita segreta di Bram, l'ha rivelata ai genitori che però non gli hanno creduto. Decidono quindi di mandare il figlio Bram in Turchia per completare gli accordi del suo matrimonio con la cugina Elif (Gamze Tazim). Bram sceglie però di partire col suo compagno Kevin e sarà proprio durante questo viaggio che la loro storia si fa più seria e passionale. Fino ad essere scoperti e fotografati dall'innamorato locale della bella Elif... Il film vuole affrontare la tematica dell'omofobia ancora così forte nella tradizione mussulmana, ma è soprattutto un'intrigante storia d'amore gay. Niente di paragonabile a "My Beautifull Laundrette", ma comunque interessante e piacevole da seguire, con alcune scene di sesso assai spinte (curioso che il regista abbia dovuto rinunciare a girarle in un hamam belga, dal quale è stato cacciato quando hanno capito di cosa si trattava, mentre nessuno l'ha ostacolato quando le ha girate in un hamam in Turchia).
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