Ispirato alla figura dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, con una citazione da Altri Libertini ad aprire la pellicola, e ambientato nella provincia rurale emiliana dei primi anni '80, il film racconta l'educazione sentimentale dell'adolescente Elia (Marco D'Agostin), che vive insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al marxismo, una madre molto cattolica, l'anziana nonna e un fratello maggiore Samuele (Gian Marco Tavani), sempre in giro per l'Europa, ex settantasettino ora giornalista musicale... Il film mette in scena una storia della provincia emiliana degli anni '80 ispirata alle atmosfere descritte da Tondelli, ma la tematica omosessuale è secondaria e si rivela solo nella delicata caratterizzazione di un personaggio che si svela al pubblico sul finale. Opera prima del giovane regista reggiano Marco Righi, segnalata dai maggiori festival internazionali tra le novità più interessanti della cinematografia indipendente italiana. Il film è stato la rivelazione del 42th Nashville Film Festival (selezionato tra 2.460 opere in concorso nella Sezione Competitiva New Directors), invitato a 22 festival internazionali, ha ottenuto finora 7 prestigiosi riconoscimenti.
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