E' il testamento involontario di Pasolini, un film difficile, duro, quasi disgustante. Disgustante era l'immagine che Pasolini voleva dare dei gerarchi fascisti, usando le peggiori e più abominevoli allegorie. Sadismo, perversione, follia omicida, il peggio del peggio. Anche il sesso ed il rapporto omosessuale vengono trasformati in orrore, diventano solo un mezzo per umiliare e soggiogare, come preambolo alla distruzione finale, totale. Se era questo che Pasolini voleva dirci, cioè quanto il potere fascista potesse essere abominevole e orripilante, c'è perfettamente riuscito. Metafora politica. Solo per palati forti (a prova di chiodi).
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