Benvenuto!
Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Any day now

Ambientato a Los Angeles negli anni '70, il film, basato su una storia vera, è una coinvolgente storia che affronta il tema delle adozioni gay, ancora così attuale oggi, ma 40 anni fa sicuramente dirompente. I protagonisti sono tutti bravissimi, compreso il ragazzo down Isaac Leyva, ma l'attore gay Alan Cumming, meriterebbe per questo film una candidatura agli Oscar. Merito anche di una splendida regia, che evita sia il melodramma che la disquisizione politico-ideologica, concentrandosi esclusivamente su un'approfondita esplorazione dei personaggi, con un grande equilibrio dei vari ingredienti, per cui in molti momenti non sappiamo se ridere o piangere. Rudy Donatello (Cumming) è il leader di gruppo di drag queen che lavorano in un locale gay di Los Angeles. Durante una sua esibizione nota un bell'uomo che sta impacciato davanti al banco del bar. Poco dopo lo vediamo che gli sta facendo un servizietto all'interno di un'auto, disturbati da un poliziotto che sembra aver intuito come stanno le cose. L'uomo che Rudy ha conosciuto, in un breve incontro notturno di routine, è Paul (Garrett Dillahunt), un vice procuratore distrettuale. Marco (Isaac Leyva) è un ragazzo con la sindrome di Down che abita con la madre Marianna (Jamie Anne Allman), tossicodipendente, vicino a casa di Rudy. Quando Marianna viene arrestata e condotta in prigione, Marco viene assegnato ai servizi sociali, ma scappa e ritorna a casa. Rudy lo scopre solo e piangente e vuole aiutarlo. Ricordandosi dell'incontro notturno con l'uomo di legge, pensa di portarlo da lui per trovare una soluzione. I due uomini decidono di fare una petizione per ottenerne la custodia temporanea. Il pragmatico Paul suggerisce di dire al giudice che loro due vivono insieme, anche per il fatto che Rudy non gode di un reddito fisso e sufficiente. Rudy coglie la palla al balzo (potremmo dire due piccioni con una fava) e si trasferisce con Marco a casa di Paul. Nasce quindi una intensa relazione tra i due uomini, supportata oltre che dall'attrazione sessuale, dal comune impegno verso Marco. Brevemente vediamo alcuni momenti felici della nuova famiglia. La seconda parte del film è impostata completamente sulla dura battaglia che la coppia deve affrontare per continuare da avere la custodia di Marco anche quando la madre viene rilasciata. I giudici infatti, sebbene siano convinti che Marianna sia una pessima madre, non vogliono credere che Marco potrebbe stare meglio con due omosessuali. La regia evita comunque di affrontare questa situazione, facilmente rapportabile a problematiche contemporanee, da un punto di vista ideologico, continuando a raccontarci una storia che è soprattutto una storia di persone. Il film ha vinto il premio del pubblico alla sua prima uscita al Tribeca Festival, e pensiamo che sia solo l'inizio di una ricca stagione di premi che l'attendono, in qualunque tipo di festival.

Trailer in inglese:


Guarda il film: