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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

J'ai tué ma mère - Ho ucciso mia madre

Opera prima del diciannovenne Xavier Dolan, uno stile tra Woody Allen e Antoin Doinel, il film è l'aspro ritratto di un ragazzo gay e del suo complesso edipico, presentato con la libertà propria solo dei giovani. Hubert Minel non ama sua madre. “Dall'alto” dei suoi sedici anni, la valuta con disprezzo, vede solamente i suoi pullover trasandati, con le loro decorazioni kitch e le briciole di pane che appaiono visibili tra le sue labbra quando mangia rumorosamente. A ciò si aggiungono le manipolazioni ed i sotterfugi da lei compiuti ad arte per indurre in lui sensi di colpa e altri sentimenti sgradevoli. Confuso per questo relazione di amore e odio che lo assilla sempre più, Hubert attraversa intanto le esperienze tipiche dell'adolescenza: scoperte artistiche, esperienze illecite, grandi amicizie, sesso. 





Trailer in francese:


Guarda il film:

Laurence anyways

Laurence è un insegnante trentacinquenne con una grande passione per la poesia e la letteratura. Da due anni convive con Fred, una ragazza spontanea e gioiosa che lavora come assistente alla regia su importanti set cinematografici. Siamo in Canada, è il 1989 e l'esistenza felice della coppia viene travolta dalla scioccante rivelazione di Laurence: "voglio essere una donna, per più di trentanni ho mentito a me stesso e mi sono travestito da uomo, ma ora non posso più continuare così". Fred ovviamente non sa come rispondere ad una tale rivelazione; perdendo un uomo, la figura che le dava forza e confidenza, come può il loro amore, la loro relazione sopravvivere? ... In dieci anni i due protagonisti si cercano e continuano ad amarsi, spesso da lontano, perché la storia raccontata da Dolan non è tanto una riflessione sociale o personale, ma una vera e propria grande storia d'amore, che va oltre le apparenze, le regole, il sesso, ma nonostante tutto questo è un amore impossibile, in maniera non diversa poi da quelli rappresentati dai due precedenti lavori del regista. La differenza semmai è nell'universalità di questa storia contrapposta invece allo sfogo intimo, rabbioso ed adolescianziale dell'ottima opera di debutto; Dolan sembra aver raggiunto con questo Laurence Anyways una maggiore consapevolezza non solo dei propri mezzi ma anche delle infinite possibilità offerte dal suo talento e da questa sua vocazione filmica. E parte integrante di questa maturazione è anche la scelta/necessità di rimanere per una volta solo dietro la macchina da presa, affidarsi completamente ad altri attori, e il risultato sono due performance di grande impatto da parte di Melvil Poupaud e Suzanne Clément, con quest'ultima in particolare a brillare con un personaggio con cui è facile empatizzare e davvero difficile da dimenticare.

Trailer in francese:


Guarda il film:

Les Amours imaginaires - Amori Immaginari

Secondo lungometraggio autofinanziato del giovanissimo canadese Xavier Dolan, 21 anni compiuti il 20 marzo, che lo scorso anno anno aveva presentato a Cannes la sua originale opera prima "J’ai tué ma mère", film sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Con questo film, Dolan ha detto di essere passato "ad un cinema più adulto, che tratta di come reagiamo davanti al rifiuto, alla solitudine, al dolore." Francis (Dolan) e Marie (Chokri) sono due amici che s'innamorano dello stesso uomo, Nicolas (Schneider), un giovane che proviene dalla campagna e che si è appena installato a Montreal. Un vero colpo di fulmine per entrambi che s'ingegnano, ciascuno per conto proprio, come in un malefico duello, di attirare le attenzioni di Nicolas. Di volta in volta, la tensione tra i personaggi cresce sempre più e presto ognuno di loro interpreta in modo ossessivo i comportamenti ambigui e distruttivi dell'oggetto del loro desiderio. "Una intensa disamina delle diverse tappe della caccia amorosa, dalla seduzione all'ambiguità, dall'ambiguità alla spiegazione, dalla spiegazione al rifiuto, dal rifiuto al dolore, dal dolore alla guarigione" così il regista commenta il suo film, aggiungendo che nel film c'è anche una vena comica, "che non è una comicità dell'assurdo o del burlesco come nel mio precedente film. E' un altro umorismo, più verbale. Qui presento un altro stile, un altro tono, veramente un'altra cosa".

Trailer:


Guarda il film:

Correndo con le forbici in mano

Il film è basato sull'intensa biografia dell'autore gay Augusten Burroughs, da lui scritta nel romanzo "Correndo con le forbici in mano" (uscito per Alet nel 2004), tradotto in film dal regista e sceneggiatore gay Ryan Murphy, qui al suo debutto con un cast di prima grandezza. Cresciuto negli anni '70, il giovane Augusten deve subito fare i conti con una famiglia della classe media americana assai particolare, con un padre alcoolizzato e una madre bisessuale che si ritiene una poetessa, delusa perchè non riesce a diventare famosa. Quando i suoi genitori divorziano, la madre lo manda a vivere col suo eccentrico psichiatra e la sua famiglia allargata (tra cui anche il pedofilo Neil interpretato da Joseph Fiennes). Il film racconta la cronaca della sopravvivenza di Augusten in queste difficili e straordinarie circostanze con una galleria di personaggi esilaranti a cominciare da Augusten con le giacche blu navy, il sogno glamour di diventare parrucchiere per dive o medico in una soap-opera e la naturalezza con cui simula il suicidio per non andare a scuola; il dr. Finch lo psichiatra che vive in una casa tutta rosa con la moglie che sgranocchia croccantini per cani, i loro sette figli, confusamente biologici e adottivi, e tutti i pazienti che frequentano la "pink house".

Trailer:


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