Tratto dall'omonima piece teatrale di Martin Sherman. Nella Berlino nazista cominciano le deportazioni. Il destino di Max, omosessuale recluso come ladro, si incrocia con quello di Horst deportato come omosessuale. Con due splendidi camei di Mick Jagger in drag e di Ian Mac Kellen. Contiene anche una delle prime apparizioni di Jude Law. E' uno dei pochi film che testimoniano l'olocausto degli omosessuali. E' ambientato nel 1934, in una Berlino, fino a quel momento, estremamente decadente e libertina, dove, rampollo di buona famiglia e convivente con un ballerino, Rudy, una sera rimorchia un bellissimo militare delle SA conosciuto in un cabaret. Quando quest'ultimo, il mattino dopo, viene ucciso brutalmente sotto i loro occhi dalle SS, (è di quell'anno l'epurazione del corpo delle SA, culminata con l'assassinio del suo comandante, Roehm, notoriamente gay), comincia la loro fuga, sperando di oltrepassare il confine ed abbandonare la Germania. Purtroppo vengono ben presto catturati e deportati in un campo di concentramento. Rudy non riuscirà ad arrivare a destinazione. Max, che rinnegherà la sua natura omosessuale e si fingerà ebreo, "perché gli omosessuali sono considerati peggio degli ebrei", si innamora di Horst, che non nasconde la sua omosessualità e al contrario porta senza vergogna il suo "triangolo rosa", insieme cercheranno di sopravvivere nel campo di concentramento.
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