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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Lo Sconosciuto del lago - L'Inconnu du lac

Estate in riva al lago, in una spiaggia naturista frequentata da gay. Franck, un bell'uomo vicino ai 40, vi trascorre le sue giornate dividendosi tra due uomini. Con uno, Henri, è nata una forte amicizia completamente casta, voluta così da Henri che dice di voler rinunciare al sesso. Con l'altro, Michel, è nata invece una intensa e passionale relazione, una vera storia d'amore e sesso. La storia prosegue anche dopo che Franck ha visto Michel annegare il suo precedente amante... Il regista, intervistato, ha detto che con questo film ha voluto fare un'opera completamente diversa dalle sue precedenti, che erano quasi di fantasia. Qui si è tenuto su una linea classica, quasi hollywoodiana. "Vicino ai 50 anni mi sono reso conto di essere in una perpetua crisi esistenziale ed estetica. Finora avevo fatto film che mettevano in scena una specie di gioco, che proponevano un mondo reinventato, lontano dal naturalismo... Alla fine mi sono detto che era meglio rappresentare il mondo così com'è, senza fare ricorso alla fantasia, senza rimodellarlo secondo i miei desideri. In questo film ho voluto raccontare il mondo vero, nella sua naturalezza, penetrando nello spirito e nel corpo dei personaggi, rendendoli palpabili." Il film è in concorso al Festival di Cannes 2013 nella sezione "Un certain regard".


Trailer:


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L'Amore all'improvviso

Scarlet è una organizzatrice di incontri matrimoniali a Los Angeles che vive all'ombra di una autoritaria madre, Ruth, insieme ad un fratello scansafatiche, Ben. Mentre la famiglia e gli amici cercano inesorabilmente di trovarle l'uomo giusto, il suo attaccamento maniacale al lavoro la tiene distante da tutte le persone che avvicina. Ma uno splendido giorno, il destino le prepara una sorpresa quando una bellissima attrice senza casa finisce, per proteggersi dal sole, dentro la macchina di Scarlet. Commossa Scarlet le offre una sistemazione "solo per una notte". Ma questa occasionale amicizia si trasforma subito in un legame profondo alimentato da una ardente passione. Arrivano naturalmente delle complicazioni quando un vendicativo Ben tenta di sedurre Sabrina e Ruth scopre inavvertitamente le due donne a letto insieme. Riuscirà Scarlet a liberarsi dai lacci famigliari? Riuscirà Sabrina a riconquistare l'indipendenza che le serve per vivere la sua vita? Riuscirà la nuova coppia a superare tutti questi ostacoli restando unita? Con un umorismo tagliente il film esplora i confini di nuove e inaspettate relazioni amorose.

Trailer:


Guarda il fim:

Bilitis

Lasciato il collegio, e l'amichetta da cui si faceva volentieri accarezzare, l'adolescente Bilitis - ospite, per le vacanze, della ricca Melissa Hampton, malmaritata col brutale Pierre - ritrova Lucas, il giovane fotografo di cui è innamorata. Dopo un litigio con lui, però, e mentre Pierre è a Montecarlo con l'amante, Bilitis si abbandona con Melissa, ai piaceri di Saffo. Per far felice la sua ospite che, tuttavia, non vuole altre esperienze del genere, Bilitis si offre di procurarle un giovanotto. La scelta di Melissa cade proprio su Lucas e a Bilitis, privata dell'uno e dell'altro amore, non resta che piangere.







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I Passeggeri

Un ritratto di un microuniverso metropolitano, rappresentato dai passeggeri di un tram parigino. Tra quartieri dormitorio e un enorme cimitero, il film ricostruisce per frammenti una vicenda collettiva di persone che quasi non si guardano e non si riconoscono. Eppure noi ci sembra di averli conosciuti da sempre, il ragazzo che porta i fiori sulla tomba dell'amico morto di aids, i ragazzi che si "scrutano" sul treno, il feticista dei piedi, la ragazza che vuole restare sola, ecc. Un microcosmo di umanità che appartiene a tutti.







Immagini tratte dal film:


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L'Età Inquieta

Già dal titolo originale, La vita di Gesù, capiamo che abbiamo davanti un film molto impegnato socialmente e anche moralmente, lontano però mille miglia da qualsiasi intenzione didascalica. E' l'opera prima di Dumont, talmente bella che in tutti i festival dove ha partecipato ha fatto man bassa di premi. Notevole lo stile del film, la rappresentazione dei personaggi (giovani senza lavoro in un paesino della provincia francese), l'accumularsi della tensione verso la tragedia finale. Tragedia che esprime la normalità del razzismo e dell'insofferenza verso il diverso, che però può andare d'accordo con la pietà dimostrata, in una delle scene più toccanti, verso un malato terminale di aids. Molto hard le scene di sesso esplicito (primissimo piano di una penetrazione), che sono state per questo girate da controfigure.




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Puccini for Beginners

Allegra è stata abbandonata dalla sua ragazza perchè non era capace di dirle "Ti amo". Mentre sta affogando il suo dolore in una fetta gigante di Camembert, appare Philip, un elegante professore della Columbia, che, contrariamente alle attese, accende il suo desiderio. Inizia così una inaspettata relazione etero, che si accavalla presto con un'altra storia di sesso con la bellissima e single Grace. Portare avanti due relazioni contemporaneamente per confortarsi di un abbandono non è però cosa semplice. Dieci anni dopo la realizzazione del rivoluzionario "The Incredibly True Adventure of Two Girls in Love" la regista Maria Maggenti ci offre una commedia contemporanea che segue le tracce indicate dai serial televisivi "The L Word" e "Sex and the City". Una storia divertente ed eccentrica che tratta con spregiudicatezza il problema dell'identità sessuale e delle proprie preferenze sessuali, in un mondo governato dall'edonismo più sfrenato.


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Foxfire

Quattro ragazze che frequentano la medesima scuola ma non sono particolarmente amiche, vengono a sapere che sono state molestate sessualmente dallo stesso professore di biologia. Poco dopo una misteriosa estranea, Legs Sadovsky (Angelina Jolie), si precipita nella loro classe di biologia per proteggersi dalla pioggia e da quel momento le cose non saranno più come prima. Il quintetto inizia un legame che trasformerà radicalmente ognuna di loro. Legs appare come una sorta di James Dean femminile, chiaramente lesbica, che si muove come in un western all'italiana. Sotto la direzione di Legs le ragazze danno una lezione all'insegnante, colpendolo più forte dove più è vulnerabile. Punite per essersi fatte giustizia da sole, le ragazze vengono perentoriamente sospese da scuola. Imperterrite si stabiliscono in una casa abbandonata nel bosco, dove accrescono il loro cameratismo con iniziative rituali come interminabili sessioni di tatuaggio sui petti nudi. Legs inizia un rapporto intimo con Maddy (Hedy Burress) stringendo con lei un patto di fedeltà. La storia degenera quando Legs rapisce il padre di una delle ragazze, minacciandolo con la pistola e costringendolo a pagare per la riabilitazione dalla droga di sua figlia... Un film con diverse sottotrame, che vuole ricalcare storie di amicizie virili, con auto rubate e guidate selvaggiamente, inseguimenti polizieschi, arresti, ecc. Complessivamente disordinato, trascura completamente i personaggi maschili tanto da ridurli a risibili caricature, e risulta poco efficace anche nel messaggio libertario che vorrebbe mandare. Il film non è mai uscito in Italia ma ne esiste una copia sottotitolata di difficile reperibilità.

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Jubilee

Il film è considerato un manifesto ideologico-musicale-visivo del movimento punk. Jarman ci presenta, in modo assolutamente alternativo, il profilo di una Gran Bretagna dove regna solo la violenza e l'anarchia, una satira feroce e un irriverente "omaggio" alla Corona inglese. Il mago John Dee (Richard O'Brien di The Rocky Horror Picture Show) porta la regina Elisabetta I (Jenny Runacre) nell' Inghilterra moderna, un Paese in preda all' anarchia dove un produttore discografico (Jordan Orlando) detiene il potere e la malvagia Bod (Jenny Runacre) capeggia un gruppuscolo di lesbiche assassine.







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Il Gusto degli altri

Un proprietario di fabbrica incontra un'attrice che è amica di una cameriera, la quale incontra una guardia del corpo che conosce un autista, che lavora per una decoratrice di interni che è la moglie del proprietario della fabbrica che vorrebbe conoscere alcuni artisti che... I gusti di alcuni e gli stili di altri: personaggi e luoghi che non avrebbero dovuto incontrarsi. Contiene piccolo episodio gay.









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The World Unseen

Nella difficile situazione dell'apartheid in Sud Africa, siamo nei primi anni '50, due donne s'incontrano e i loro mondi vengono stravolti. Miriam è una tradizionale madre indiana, modesta e dura lavoratrice. Amina rompe tutte le regole guidando un taxi e conducendo un café, luogo d'incontro di reietti ed emarginati, con un uomo nero del posto, Jacob. Amina deve così far fronte a frequenti incursioni della polizia e a leggi ingiuste. Nonostante la scandalizzata generale disapprovazione, la loro amicizia cresce sempre più. Amina inizia a dare lezioni di guida a Miriam, con lo scopo di renderla indipendente. Ma il prezzo per Miriam è la scoperta di quanto sia inadeguato il suo matrimonio. In un sistema che divide i bianchi dai neri, i neri dagli asiatici, le donne dagli uomini, che possibilità di sopravvivenza ci sono per un amore diverso? Il film, opera prima del regista Shamim Sarif, è un convincente incrocio tra "Baghdad Café" e "A spasso con Daisy", e vuole dimostrarci come sia tenue la differenza tra gli obblighi che derivano da una tradizione famigliare, un sistema politico repressivo e le inibizione che le persone hanno interiorizzato. Tutto questo viene detto senza fare del moralismo e senza toni predicatori, facendoci comprendere come possano essere dolci-amare, ma assolutamente necessarie, le piccole conquiste personali contro la sopraffazione della propria dignità.

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Gazzosa alla menta - Diabolo menthe

Siamo all'inizio dell'anno scolastico 1963, al liceo femminile Jules Ferry di Parigi, frequentato da Anne Weber di 13 anni e da sua sorella Frédérique. E' un liceo all'antica, gestito da una rinsecchita direttrice, in modo paternalistico e piuttosto repressivo. Il film non ha una vicenda da narrare, ma solo presenta la vita di ogni giorno delle due sorelle a scuola, in casa, con gli amici. Anne vorrebbe comportarsi come Frédérique, ma questa la riporta sempre alla sua acerba età. Frédérique fa i suoi primi tentativi di comportarsi da adulta nel campo dell'amore e della politica. La protagonista vera del film è l'età adolescenziale, con le sue piccole gioie e tristezze, con le sue curiosità e i suoi misteri. Le amicizie si annodano e si spezzano facilmente, la personalità delle adolescenti cerca la sua indipendenza e affermazione; ma deve arrendersi dinanzi alle leggi della famiglia e soprattutto della scuola, istituzioni ambedue dissestate nel film. Difatti i genitori di Anne e Frédérique sono separati. Con il padre trascorrono le vacanze in riva al mare, l'anno scolastico con la madre a Parigi. Nella scuola i professori sono pesanti, noiosi, vere macchiette, che scadono spesso in caricature. L'unica alunna che si ribella a questo ambiente piuttosto oppressivo è Muriel che fugge di casa e si fa scacciare dal liceo. Il film termina con l'anno scolastico e la partenza per le vacanze estive. (Cinematografo.it). Verso la fine del film c'è una scena in cui una compagna di classe ammicca con la protagonista (la sorella più grande), sembra che stiano per baciarsi (ma poi non accade). Si crea un legame fra queste due ragazze, che recitano entrambe nella recita scolastica in una parte maschile.

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Geography Club

Presentato come film evento alla chiusura del 28mo Festival gay di Torino, si tratta di una piacevole commedia adolescenziale, opera prima dei fratelli Entin, Gary alla regia ed Edmund alla sceneggiatura, ricavata da un romanzo di successo di Brent Hartinger, pubblicato nel 2003. I temi affrontati sono l'omofobia, soprattutto quella interiorizzata, il bullismo, il coming out e, naturalmnete, il primo amore gay. Russel (Cameron Deane Stewart) sa di essere gay ma esce ancora con Trish (Meaghan Jette Martin), una ragazza molto attraente. In una gita scolastica si avvicina troppo a Kevin (Justin Deeley), il capitano della squadra di football, così che scappa il primo bacio. Meraviglioso. Decidono quindi di continuare a vedersi di nascosto, per paura di rivelare la propria omosessualità ai compagni di scuola; per semplificare le cose e stare più vicino a Kevin, Russel entra nella squadra di football. Stranamente Kevin ha ancora molta paura dell'omosessualità, nonostante il padre si dimostri assai orgoglioso di suo fratello gay. Il problema dell'omofobia non è solo loro. Nella scuola esiste infatti un "Geography Club", composto da tre persone, un ragazzo, Ike, dalla sessualità incerta (così dice lui) e due ragazze lesbiche, Min e Terese, che dicono a tutti di essere amiche, dove non si parla mai di geografia ma di come affrontare e nascondere l'omosessualità. Un giorno Min scopre Russel e Kevin che si baciano, e decide di invitare Russel al club, che diventa così un gruppo di quattro persone. Succede poi che durante un doppio appuntamento, Russell con Trish, e l'amico Gunnar con la sua ragazza Kimberly, quest'ultima, davanti ad un comportamento un po' freddo di Russell gli dia del 'frocio', cosa che il giorno dopo sa tutta la scuola... Il film, assai fresco e spontaneo, richiama le tematiche, se non proprio lo stile, della serie Glee, divertendo e cercando di lanciare un costruttivo messaggio ai giovani gay ancora timorosi di manifestarsi.

Trailer:


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The Fosters

Serie progettata da Jennifer Lopez, aiutata dal suo vecchio manager Benny Medina, e prodotta dalla sua società, la Nuyorican Productions. La serie, che affronta le problematiche di una famiglia con due mamme lesbiche, è stata creata e sceneggiata da Peter Page, ex protagonista nel gruppo gay di Queer As Folk, insieme a Brad Bredeweg. "The Fosters" ci racconta le vicende di una famiglia multietnica composta da due mamme lesbiche e dai loro figli adottivi e biologici. Stef Foster (Teri Polo, "Ti presento i miei", "Mi presenti i tuoi?") è ufficiale di polizia e la sua compagna Lena Adams (Sherri Saum, "In Treatment") è la vice-preside di una scuola. Insieme hanno costruito un'amorevole e solidale famiglia composta dal figlio biologico di Stef (avuto in un precedente matrimonio), Brandon (David Lambert), e dai due gemelli adottati Mariana (Cierra Ramirez, "La vita segreta di una teenager americana") e Jesus (Jake T. Austin, "I Maghi di Waverly Place"). La loro vita tranquilla viene inaspettatamente sconvolta quando Lena incontra Callie (Maia Mitchell), un'adolescente incattivita da un passato di violenza e abusi trascorso dentro e fuori case-famiglia. Lena e Stef accolgono, con qualche perplessità, Callie nella loro casa, solo per qualche settimana, in attesa che venga trovata una sistemazione definitiva. Callie nota subito come la famiglia Fosters sia alquanto atipica e i suoi commenti feriscono Jesus e Mariana, ancora alle prese con la propria identità. Ai gemelli viene offerta l'opportunità d'incontrare la loro madre naturale, ma non sono sicuri di essere emotivamente preparati e non sanno se condividere questa esperienza con le loro mamme adottive. Inoltre Callie scopre che Mariana nasconde un segreto che potrebbe metterla in guai seri. Brandon, musicista di talento dall'animo gentile, aiuta Callie a districarsi nell'ambiente scolastico e nell'ambiente sociale delle scuole superiori Anchor Beach Community. Si trova poi di fronte ad una difficile scelta quando Callie decide di abbandonare la scuola per rimettersi con qualcuno del suo passato. Quello che succederà in seguito determinerà se Stef e Lena hanno fatto la scelta giusta a prendersi cura di Callie e se hanno spazio nella loro casa e nei loro cuori per un'altra persona. Il gruppo conservatore "One Million Moms", nota associazione anti-gay, ha fatto una campagna per il boicottaggio della trasmissione, considerandola una grave minaccia alla santità del matrimonio, e non adatta alle famiglie. Nel 2013 la serie ha vinto ai Teen Choice Awards, premio dedicato ai programmi più adatti per un pubblico dai 13 ai 19 anni, come miglior show tv.

Trailer:

Primo Episodio - Pilot:


Secondo Episodio - Consequently:


Terzo Episodio - Hostile Acts:


Quarto Episodio - Quinceanera:


Quinto Episodio - The Morning after:


Sesto Episodio:



Settimo Episodio - The Fallout:


Ottavo Episodio - Clean:


Nono Episodio - Vigil:


Decimo Episodio - I Do:


Undicesimo Episodio - The Honeymoon:



Dodicesimo Episodio - House and Home:

Tredicesimo Episodio - Things Unsaid:


Quattordicesimo Episodio - Family Day:


Quindicesimo Episodio - Padre


Sedicesimo Episodio - Us Against the World:


Diciassettesimo Episodio - Kids in the Hall:


Diciottesimo Episodio - Escapes and Reversals:


Diciannovesimo Episodio - Don’t Let Go:


Ventesimo Episodio - Metropolis:


Ventunesimo Episodio -  Adoption Day:

Caduta libera - Freier Fall

Marc è un poliziotto felicemente sposato la cui moglie Bettina sta aspettando il loro primo figlio. I genitori di Bettina hanno preparato per loro una bellissima casa con diverse stanze. Un giorno succede che Marc, ad un corso di addestramento, si trova solo nella foresta con l'affascinante collega Kay, gli sguardi s'incrociano fino a non staccarsi più, è amore a prima vista, primo bacio e veloce masturbazione reciproca. Marc, alla sua prima esperienza gay, è profondamente scosso, ancora di più quando Kay si fa trasferire nella sua unità. Tutta la sua vita ben organizzata sta per essere sconvolta. Con la scusa di corsi di addestramento fuori sede, iniziano ad incontrarsi in un vortice di passione e a fare sesso sempre più spesso. Quando Kay viene sorpreso dalla polizia in un locale gay si sparge la voce della sua omosessualità. Un collega poliziotto omofobo, come quasi tutti, lo picchia selvaggiamente ma il capo sezione lo protegge e nasconde l'aggressione. Marc, per l a prima volta veramente iinnamorato, si sente sempre più estraneo alla sua famiglia, sia nello spirito che nel corpo, proprio mentre sta per arrivare il figlio. Pensa di andare via con Kay, che si sente marginalizzato, abbandonare tutto ed iniziare una nuova vita. Ma è una soluzione quasi impossibile per Marc. Kay decide di far precipitare le cose, denuncia il suo amore per Marc sia ai colleghi che ai genitori di Marc. Questi ultimi non sopportano la cosa, gli dicono brutalmente "Non ti abbiamo cresciuto in questo modo". I sospetti di Bettina si fanno sempre più assillanti, ha intuito che c'è qualcosa tra i due uomini. Alla fine costringe Marc ad ammettere di aver fatto sesso con Kay. La situazione precipita. Anche nell'ambiente della polizia le cose si fanno sempre più difficili, ma qualche spiraglio si apre: quando il poliziotto omofobo attacca un'altro sospettato di essere gay, questa volta il capo non lo copre più. Un giorno Kay sparisce senza avvisare nessuno. Marc capisce che la sua vita senza Kay sarebbe insopportabile... Un'opera prima coraggiosa, che affronta le principali tematiche gay, dall'omofobia al coming out, all'amore gay, con scene forti ed incisive, grazie anche all'avvenenza dei due protagonisti. Film presentato alla Berlinale 2013 e all'inaugurazione del MoMA's Kino! Exhibition 2013 (Museum of Modern Art di New York).

Trailer:


Guarda il film:

Looking

Sono passati otto anni da quando il network Showtime trasmise con grande successo la serie "Queer As Folk", arrivata a cinque stagioni e diventata un evento culturale di risonanza mondiale. Dal 19 gennaio 2014 HBO manda in onda una nuova serie, "Looking", anch'essa focalizzata sulla vita di un gruppo di uomini gay a San Francisco, che potrebbe ripetere lo stesso successo di Queer As Folk. La serie è creata dalla mano fresca e sensibile di Michael Lannan (l'idea parte da un suo corto del 2011, "Lorimer"), sceneggiata e diretta da Andrew Haigh, autore dello splendido "Weekend", insieme ad altri. La serie ci offre uno sguardo senza filtri sulle esperienze di tre amici gay che vivono (e amano) nella moderna San Francisco. Una forte amicizia lega questi tre personaggi che però si trovano ognuno in un differente momento della loro vita: Patrick (interpretato dall'attore gay Jonathan Groff, visto anche in Glee), 29 anni, progettista di videogiochi, costretto a ritornare nel mondo degli appuntamenti dopo la fine di una storia; l'aspirante artista Agustín (Frankie J. Alvarez, visto nella serie "Smash"), 31 anni, sta discutendo col fidanzato una possibile monogamia; membro più anziano del gruppo, il cameriere Dom (Murray Bartlett, "August"), che a 39 anni, in piena mezza età, deve ancora risolvere i suoi sogni romantici e professionali. Le vicende di ognuno s'intrecciano e si proiettano drammaticamente con quelle di molti altri personaggi, tutti comunque alla ricerca della felicità e dell'intimità in un'epoca che offre scelte - e diritti - senza precedenti per gli omosessuali. Il quarto protagonista principale della serie è sicuramente la città di San Francisco, indagata in più di 40 locations tra centrali e periferiche, al di là del Golden Gate Bridge, tra angusti appartamenti, costo della vita esorbitante, e indimenticabili passeggiate alla luce del tramonto sul Muni. Il primo episodio inizia con Patrick che, dopo una telefonata, deve abbandonare l'idea di un cruising nel parco e incontrarsi coi suoi amici Agustín e Dom per discutere l'imminenete matrimonio del suo ex. La mattina seguente Agustín accetta di andare a vivere col suo ragazzo Frank (O-T Fagbenle) a Oakland, sebbene sia ancora incerto sul fatto che sia la mossa giusta. Dom, che è cameriere nello stesso ristorante da diversi anni, dice al suo compagno di stanza Doris (Lauren Weedman) che sta pensando di rimettersi con la sua vecchia fiamma Ethan (Derek Ray), in piena carriera nel campo immobiliare. Più tardi Patrick incontra Benjamin (Matt Wilkas), conosciuto su OkCupid, ma il risultato è pessimo e viene consolato in una passeggiata sul Muni da Richie (Raúl Castillo), un affascinate barbiere che lavora anche alla porta di un Club di drag latine nella Missione...

Trailer:


Primo Episodio:

Secondo Episodio:


Terzo Episodio:


Quarto Episodio:


Quinto Episodio:


Sesto Episodio:


Settimo Episodio:


Ottavo Episodio:

I giorni della vendemmia

Ispirato alla figura dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, con una citazione da Altri Libertini ad aprire la pellicola, e ambientato nella provincia rurale emiliana dei primi anni '80, il film racconta l'educazione sentimentale dell'adolescente Elia (Marco D'Agostin), che vive insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al marxismo, una madre molto cattolica, l'anziana nonna e un fratello maggiore Samuele (Gian Marco Tavani), sempre in giro per l'Europa, ex settantasettino ora giornalista musicale... Il film mette in scena una storia della provincia emiliana degli anni '80 ispirata alle atmosfere descritte da Tondelli, ma la tematica omosessuale è secondaria e si rivela solo nella delicata caratterizzazione di un personaggio che si svela al pubblico sul finale. Opera prima del giovane regista reggiano Marco Righi, segnalata dai maggiori festival internazionali tra le novità più interessanti della cinematografia indipendente italiana. Il film è stato la rivelazione del 42th Nashville Film Festival (selezionato tra 2.460 opere in concorso nella Sezione Competitiva New Directors), invitato a 22 festival internazionali, ha ottenuto finora 7 prestigiosi riconoscimenti.


Trailer:


Guarda il film:

The DL Chronicles

Questa serie presenta brevi storie di uomini di colore che conducono una doppia vita sessuale. Le storie sono raccontate da Chadwick Williams (Damian Toofek Raven), un aspirante giornalista che sta scrivendo un libro su "Uomini che dormono con uomini", l'equivalente di "The Down Low" che dà il titolo alla serie. Il primo episodio, intitolato Wes, ci racconta la storia di Wes Thomas, un uomo d'affari di successo che è angosciato dai problemi del matrimonio, della carriera e della sua segreta attrazione per gli uomini. Quando Wes si trova solo con l'ambivalente e sexy cognato, non resiste alla tentazione di assaggiare il frutto proibito. Il secondo episodio, intitolato Robert, ci parla di un abile agente velato, Robert, che vive una breve avventura con Austin, un focoso manager di una catena alimentare più giovane di 25 anni. Poco tempo dopo i due si ritrovano per caso in una chat room. Robert non ha mai dormito con lo stesso uomo due volte, ma Austin riesce a convincerlo per un'altro appuntamento. Alla fine Robert si ritroverà a vivere una nuova esaltante storia d'amore. Nel terzo episodio conosciamo Boo, che ha una ragazza, mentre deve far fronte alle disastrose conseguenze del suo doppio stile di vita. Nel quarto episodio Mark pretende che il suo ragazzo si comporti come un semplice compagno di stanza mentre riceve la visita di suo cugino.

Trailer:


Primo Episodio - Wess


Secondo Episodio - Robert


Terzo Episodio - Boo


Quarto Episodio - Mark 

Wentworth

E' il remake di “Prisoner: Cell Block H”, fortunata serie televisiva degli anni 70. Realizzata e prodotta in Australia questa serie racconta le vicissitudini delle detenute del blocco H del centro di detenzione di Wentworth. Ma se quarant’anni fa si badava molto alla forma e ai toni, per questo ritorno si è deciso di abusare di una narrazione in salsa erotica, non mancano scene dove le due attrici protagoniste, Nicole da Silva e Ra Chapman, hanno relazioni intime in cella.


Trailer:


Primo Episodio:


Secondo Episodio:


Terzo Episodio:


Quarto Episodio:


Quinto Episodio:


Sesto Episodio:


Settimo Episodio:

Ottavo Episodio:


Nono Episodio:


Decimo Episodio:

Lip Service - Seconda Stagione



Primo Episodio:

Secondo Episodio:

Terzo Episodio:

Quarto Episodio:

Quinto Episodio:

Sesto Episodio:

Dallas Buyers Club

Standing ovation al Toronto FilmFestival 2013 dove il film (diretto dal regista del film cult gay C.R.A.Z.Y.) è stato presentato in anteprima mondiale. Anche la critica scrive ottime recensioni, mettendo in risalto la superba interpretazione di Matthew McConaughey, che per il ruolo ha perso 23 chili, ed è un sicuro candidato agli Oscar. Altrettante lodi vengono attribuite a Jared Leto, anch'esso assai dimagrito, nel ruolo di una transgender (in conferenza stampa ha detto che il suo personaggio lo ha aiutato a capire meglio le donne). Il film ci racconta la storia vera (forse un po' romanzata), che inizia nel 1986, del rude texano Ron Woodroof, uno sboccato elettricista, donnaiolo, sessista, razzista e soprattutto omofobo. Per lui le donne sono “pussy,” i gay sono “faggots,” e gli arabi sono “sand niggers.” All'inizio del film lo vediamo a letto con due prostitute, sciorinare insulti omofobici e razzisti, scappare con i soldi delle scommesse da una folla di inferociti giocatori dopo aver dato un pugno al suo amico poliziotto. Accade però che un incidente sul lavoro lo porti al pronto soccorso dove gli viene diagnosticato il virus HIV. In quegli anni l'Aids era attribuita prevalentemente agli omosessuali, per cui il nostro eroe deve adesso subirsi, anche dagli amici e colleghi, tutte le ingiurie che lui stesso faceva. Verremo a sapere che il virus HIV gli è stato trasmesso da un rapporto non protetto con una prostituta tossicodipendente. I medici, vista la quasi totale assenza di linfociti CD4+, assegnano a Ron solo 30 giorni di vita. Ron, convinto che l'HIV uccida solo gli omosessuali, ignora quanto diagnosticato e continua avivere come prima. Ben presto si accorge che sta gravemente peggiorando, nonostante assuma l'AZT, unica medicina permessa dalla FDA e supportata dalle grandi compagnie farmaceutiche. In effetti l'AZT aveva effetti secondari così gravi che spesso acceleravano la fine del paziente. In ospedale Ron fa amicizia con Rayon, un transessuale sieropositivo superbamente interpretato da Jared Leto, capace di rubare la scena a chiunque (un ruolo che lo inserisce definitivamente tra i grandi attori di Hollywood). Rayon non è il solito stereotipo trans, ma una complessa e commovente figura, capace di trasformare la vita di chiunque l'avvicini. Succederà anche a Ron che dovrà ricredersi su molti preconcetti e comprendere come tutti abbiano il diritto di essere rispettati e vivere la propria vita. Dopo un viaggio in Messico, Ron viene a sapere di medicine alternative, che porterà illegalmente negli USA, dove, con l'aiuto di Rayon, crea i Dallas Buyers Club, permettendo a tutti di acquistarle. La cosa crea subbuglio nell'industria miliardaria dei farmaci che, con il vergognoso aiuto del servizio sanitario nazionale (FDA), combatte in tutti i modi l'iniziativa di Ron e Rayon. E' una lotta impari, Davide contro Golia. E' più importante salvare vite umane o rispettare le regole che difendono gli interessi del businness? Il film fa una chiara e coraggiosa denuncia, attraverso la storia di un uomo che doveva morire entro un mese e che invece sopravviverà per altri sei anni, scoprendo e difendendo con altruismo una fetta di umanità prima da lui vezzeggiata.

Trailer:




Guarda il film:

Prima puntata:


Seconda parte:



Nella casa - Dans la maison

Intrigante più che mai quest'ultimo film del regista gay Francois Ozon, uscito con un buon successo di pubblico e di critica in Francia nel mese di ottobre 2012. Da noi sarà distribuito dalla BIM ma non sappiamo ancora quando, si spera nei primi mesi del 2013. Il film ha vinto il massimo premio al festival di San Sebastiano, insieme a quello per la miglior sceneggiatura, ed ha ottenuto il premio FIPRESCI al Toronto International Film Festival con la seguente motivazione:"per aver firmato uno squisito e delicato intrattenimento che mostra la differenza tra narratore e storia narrata stemperando le complesse tragedie dell'esistenza nella consolazione dell'arte". La storia del film è ricavata da un'opera teatrale del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga dal titolo "Il ragazzo dell'ultimo banco", che è un susseguirsi atemporale di riflessioni a getto continuo, mentre Ozon ha voluto dare spazio e tempo alla vicenda, creando una storia estremamente interessante e ricca di significati, dove ad un certo punto realtà e immaginazione si mescolano, rendendo indistinguibile la vita vera dalla creazione artistica, come dire che non sappiamo mai se è la vita a creare l'arte o viceversa. La parte gay della storia è limitata ma è parte integrante di una struttura che fa dell'ambiguità, sia sessuale che comportamentale, il perno centrale dell'opera, come spesso accade nei film di Ozon. Germain (un bravissimo Fabrice Luchini) è un professore di francese che ha ormai abbandonato le sue velleità letterarie e si limita ad eseguire con un certo rigore il suo lavoro d'insegnante presso un rinomato liceo che sta sperimentando il ritorno all'uso di una divisa, così da garantire la stessa dignità a studenti di diverse classi sociali ed etnie. Sua moglie Jeanne (Kristin Scott Thomas) organizza mostre d'arte in cui espone bambole erotiche che hanno il viso di dittatori (per dimostrare la dittatura del sesso) e quadri vuoti da immaginare ascoltando un’audio-descrizione. Un giorno Germain, correggendo dei temi solitamente noiosi, s'imbatte in quello di uno studente assai taciturno e riservato, Claude (Ernst Umhauer, una rivelazione), che lo incuriosisce, anche per il fatto che finisce con la scritta 'continua'. Il tema racconta di Claude che, affascinato da un suo compagno di classe, Rapha (Bastien Ughetto), soprattutto perchè appartenente ad una famiglia benestante, ne diventa amico, iniziando a frequentare la sua casa e la sua famiglia. Germain trova molto interrssante il tema e decide di conoscere meglio Claude, che subito gli consegnerà il seguito del suo particolare diario. A questo punto Germain è sicuro del talento del ragazzo e lo incita, anche con utili consigli, a continuare il suo lavoro, vedendo in lui le sue giovanili e deluse aspirazioni. Claude, come scrive nel suo diario (che noi però vediamo), con la scusa d'insegnare la matematica all'amico, debole in quella materia, diventa un assiduo frequentatore della sua bella villa, immersa in un lussureggiante parco verde. A lui, di umili origini e da tempo senza madre e con un padre disabile, sembra di aver trovato una nuova famiglia. Con la sua eleganza e il suo spirito seducente, attira l'attenzione di tutti i membri della famiglia (impossibile non ricordare la figura di Terence Stamp nel film Teorema di Pasolini), a iniziare dalla madre di Rapha, Esther (Emmanuelle Seigner), una donna molto attraente, che si dedica alla decorazione d'interni. E mentre Claude è sempre più attratto da Esther, in Rapha cresce una forte attrazione sessuale per il bel Claude. Il romanzo diventa sempre più avvincente, e ormai non sappiamo più distinguere la parte reale da quella immaginata o desiderata...

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Du er ikke alene - You are not alone

Il film è ambientato in una scuola con annesso convitto maschile in Danimarca, ove il preside sta raccogliendo i fondi per costruire la nuova palestra. Gli insegnamenti si basano su principi cristiani, a partire dalle preghiere mattutine per gli ospiti del convitto, fino ad arrivare ai riferimenti per una buona morale durante le lezioni.
Il 15enne protagonista, Bo (Anders Agensø), si sente attratto da 11enne Kim (Peter Bjerg), il giovane figlio del preside. La storia si sviluppa seguendo l'evoluzione nei rapporti degli studenti a partire dall'espulsione di uno studente per aver tappezzato il bagno del convitto di immagini pornografiche. In parallelo, come saggio di fine anno, gli studenti hanno il compito di presentare un componimento sul comandamento "ama il tuo prossimo". Ma, a causa dell'espulsione di uno di loro, alcuni decidono di protestare non andando alle lezioni e nel contempo girano un video-documentario sulla loro protesta contro quest'espulsione che ai loro occhi sembra ingiusta. In tutti questi avvenimenti Kim e Bo sono sempre più legati e la naturalezza di questo legame è scontata anche per gli altri compagni di classe.
Durante la cerimonia di diploma, alla presenza del corpo insegnanti e di tutti i genitori, viene proiettato il cortometraggio prodotto dai ragazzi, in cui si vedono Kim e Bo che si avvicinano, si abbracciano e si baciano

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Perdona e Dimentica

Ideale seguito dello struggente e pessimista "Happyness" ( ma il film si gusta benissimo anche senza averlo visto), ora lo sguardo del regista diventa più problematico e pietistico, anzichè fermarsi ad una spietata analisi dei mali che si nascondono dietro l'apparente tranquillità di una famiglia borghese, ne cerca spiegazioni, motivazioni, giustificazioni, fino alla comprensione e al perdono. Il soggetto principale di questa storia è l'amore, un sentimento visto nelle varie declinazioni (tante quante possono essere le relazioni umane), che per sopravvivere e rafforzarsi deve spesso unirsi alla capacità di perdonare anzichè a quella di dimenticare. Il centro emotivo del film, ricco di personaggi e storie, è senz'altro la scoperta da parte di un figlio, Timmy (Dylan Riley Snyder), che il proprio padre, Bill (Ciaran Hinds), non è morto (come gli era stato detto) ma è stato in prigione per pedofilia ed ora, uscito, si ripresenta alla famiglia cercando di recuperarne l'affettività. Altamente drammatica la scena in cui il figlio chiede alla madre che cosa esattamente fanno i pedofili ai bambini e se questa cosa possa essere ereditaria. Subito dopo grida "Io non voglio essere un finocchio", ma condanna la madre per avergli mentito sul padre. Alla fine Timmy, che crede che anche i terroristi hanno un'anima, nel giorno del suo Bar-mitzvah (la cerimonia ebraica che segna il passaggio da ragazzo a uomo), dice "adesso sono grande, sono un vero uomo: e so che è mio padre che voglio". In merito il regista ha dichiarato: «Immagino che questo finale susciterà scandalo: mi piacerebbe invece che la gente lo accogliesse con turbamento e il bisogno di riflettere sulla natura dei sentimenti più profondi anche dove li si vuole negare».

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La Vita di Adele

Un capolavoro.
Ma qual'è la sua magia? Una magia che ce lo fa paragonare ai classici dei grandi autori del cinema, che ci penetra nelle viscere, che ci accompagna a lungo anche dopo la visione. D'accordo, il film ci prende così tanto perchè anche noi siamo omosessuali, perchè possiamo ritrovarci in ogni sequenza del film, perchè per noi tutto è chiaro e coinvolgente, dall'inizio del film fino all'ultima scena. Però abbiamo visto tantissimi altri film lgbt, ma pochissimi ci hanno scavato dentro come questo, ancora di più dell'amatissimo Brokeback Mountain o dell'intrigante Mulholland Drive. E' indubbio che il regista franco-tunisino Kechiche ha toccato con quest'opera, della quale si vocifera che sia già in corso un seguito, il vertice dell'epressionismo cinematografico. Cinema-verità, cinema del reale e nello stesso cinema del soprannaturale, cioè di tutto quello che accade nell'inconscio, oltre i semplici gesti, oltre i sentimenti, perfino oltre i nostri sogni. Kechiche è riuscito in questa mirabile impresa (che ci conferma come l'arte del cinema sia la più completa e totalizzante), realizzando un perfetto equilibrio, una perfetta miscelazione tra le immagini (merito anche del bravissimo fotografo Sofian El Fani), la scenografia (scarna ed essenziale, che ci viene mostrata a partire da chi la anima), e le interpretazioni (nominate in via straordinaria all'assegnazione della Palma d'Oro al film, ma meritavano di più), centro vitale di quest'opera. Impossibile non innamorarsi di ciascuna delle due interpreti. Dalla 19enne Adèle Exarchopoulos (Adèle), che riempie lo schermo e il cuore di ogni spettatore coi suoi occhioni luccicanti, alla matura Léa Seydoux (Emma), già da noi apprezzatissima in "Plein sud", che con ogni sguardo riesce a comunicarci la ricchezza del suo mondo interiore. Adèle ed Emma sono due donne molto diverse, vuoi per età (Adèle è ancora minorenne quando si conoscono), per intelletto (Adèle è semplice e ingenua mentre Emma è intellettuale e scafata), per classe sociale (Adèle viene da una famiglia proletaria, tradizionalista, mentre Emma da una famiglia borghese e progressista), e naturalmente per esperienza. Adèle è ancora alla ricerca della sua identità, fa sogni omo ma vorrebbe innamorarsi di un ragazzo come fanno tutte le sue coetanee. Un bacio occasionale con una compagna di scuola le provoca un piacere inaspettato, soprattutto se paragonato al rapporto sessuale, pur completo, che ha avuto col ragazzo che si è innamorato di lei, che quindi subito abbandona. Adèle sta uscendo dall'adolescenza, ha scoperto la propria sessualità, ma vive in un ambiente ancora tradizionale, a partire dalla famiglia che non la capirebbe, fino alla scuola, ancora in una fase di trasformazione, con studenti che hanno la forza di dichiararsi (vedi il suo più caro amico) ma con altri che prendono ancora gusto a ridicolizzare i gay. Adèle, per tutto il film, sia nella prima che nella seconda parte, non riesce a trovare il coraggio di viversi fino in fondo alla luce del sole. Soprattutto a scuola, dove è diventata insegnante, e pensa che farsi conoscere come lesbica potrebbe danneggiarla. Questa paura, questa insicurezza, pesa fortemente su tutta la sua vita, anche sentimentale. Gli autori hanno disegnato perfettamente quella che è ancora la condizioni di molti omosessuali, anche di quelli che vivono nei paesi più liberi ed emancipati. Con Emma ci viene invece presentato quello che dovrebbe essere il nostro punto di arrivo: una persona consapevole e sicura, che vive apertamente la propria omosessualità (già nella prima scena la vediamo in strada teneramente abbracciata alla sua ragazza), giustamente orgogliosa della propria diversità (si dipinge i capelli di blu come fosse il suo manifesto), sia in famiglia (dove è teneramente supportata) che sul lavoro (capace di rifiutare un affare se comporta anche un minimo compromesso). Il mondo di Emma è quello di una persona realizzata, che non vede nessuna differenza tra la sua vita (omo) e quella degli altri (etero), tanto che arriva presto a sentire il bisogno di avere figli, di avere una famiglia completa... La storia del film è tutta mirabilmente e onestamente giocata su questa contrapposizione. Anche la passione più grande deve pagare il suo prezzo all'autenticità di ciascuno, alla propria libertà interiore ed esteriore, alla propria completa realizzazione. Una splendida lezione di vita.

Trailer in italiano:

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