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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Pride

Basato su una storia vera. Estate 1984. Margaret Thatcher è al potere e il sindacato nazionale dei minatori è in sciopero. Durante il gay pride di Londra, un gruppo di attivisti gay e lesbiche decide di raccogliere fondi per aiutare le famiglie dei minatori impegnati nella protesta. Il sindacato, però, manifesta imbarazzo nel ricevere quei sostegni. Senza lasciarsi scoraggiare, gli attivisti decidono allora di ignorare il sindacato e di raggiungere da soli un villaggio di minatori nel profondo Galles per consegnare di persona la donazione. Prende avvio così una storia che porterà due diverse comunità, all'apparenza differenti, a rendersi conto di lottare per la stessa cosa: l'orgoglio. Il film, in concorso a Cannes 2014 nella Quinzaine des réalisateurs ed in gara per la Queer Palm, è diretto dal regista Matthew Warchus, già vincitore del Tony Award (Matilda: The Musical, God of Carnage, The Norman Conquests), che ha dichiarato: "E' stato un copione al quale non potevo dire di no, mi ha fatto ridere ad alta voce e mi ha deliziato in ogni passaggio, e alla fine mi ha commosso fino alle lacrime. E' una storia forte e stimolante, divertente e commovente insieme, sicuramente onesta. Alla fine si vorrebbero mandare dei pugni nell'aria dall'allegria." La sceneggiatura è di Stephen Beresford, autore che ha debuttato in teatro nel 2012 con un grande successo, "The Last of the Haussmans".

Trailer:


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Empire

Serie creata dal regista gay Lee Daniels (Precious, The Paperboy, The Butler) insieme a Danny Strong e sceneggiata, tra gli altri, dall'autrice di The L Word, Ilene Chaiken. La serie, visto l'ottimo successo di critica e pubblico (ha ottenuto i migliori ascolti Fox degli ultimi 23 anni), è stata rinnovata per una seconda stagione subito dopo i primi due episodi mandati in onda. In Italia viene trasmessa dal canale Fox di Sky dal 3 marzo 2015. Dramma familiare incentrato sulla figura di Lucious Lyon, ex delinquente di strada che negli anni è riuscito a costruire un impero della musica, carismatico, affascinante, che sta per quotare in borsa la sua compagnia, la Empire Entertainment. Cresciuto sulle strade, Lucious è un uomo pronto a lottare per ottenere quello che vuole e non risparmierà mezzi e strategie, leciti e non, per difendere la sua amata Empire. Quando però gli viene diagnostica la SLA, che lo renderà invalido nel giro di tre anni, s'impegna per trovare la giusta successione per il suo impero, a partire dai suoi tre differentissimi figli. Hakeem (Bryshere Gray) è il prediletto e il più giovane, è un musicista di talento e playboy viziato che pensa solo alla fama. Andre è il figlio maggiore, brillante uomo d'affari e direttore finanziario della Empire Entertainment, ma che secondo Lucious non ha il carisma adatto per gestire la società. Jamal (Jussie Smollett), figlio mediano di Lucious, sensibile e introspettivo, pecora nera della famiglia in quanto gay dichiarato ma talentuoso cantautore che disprezza l'aspetto affaristico della musica e per questo viene tenuto lontano dal padre omofobico. Il suo fidanzato e convivente è il latino Michael Sanchez (Rafael de La Fuente). La madre di Jamal, Cookie, ha un ottimo rapporto col figlio, che ha sempre saputo essere gay, fin da quando era bambino ("sei diverso, e allora? è qualcosa che tua madre conosce bene ed è tutto ok"), ma soprattutto è decisa a valorizzare le sue capacità artistiche, entrando per questo in collisione con l'ex-marito. Ogni settimana, come per la serie Glee, la Columbia Records rende disponibile su iTunes Store, la colonna sonora dell'episodio appena trasmesso. La musica, che a differenza di Glee, dice Daniels, "non guida le vicende, ma ne viene sostenuta", è realizzata da Timothy "Timbaland" Mosley, noto per aver prodotto alcune delle hits di Madonna e Justin Timberlake. La serie usa stilemi melodrammatici accompagnati però da una analisi accurata sia dei personaggi che dell'ambiente musicale hip-hop, facendosi seguire con interesse.

Trailer:


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Primo Episodio:


Secondo Episodio:


Terzo Episodio:


Quarto Episodio:


Quinto Episodio:


Sesto Episodio:


Settimo Episodio:


I toni dell'amore

Il regista gay Ira Sachs, dopo il successo ed i premi ottenuti col bellissimo "Keep the Lights On" tutto centrato sull'incontro e l'amore di due giovani gay, affronta in questo film una storia d'amore gay tra due uomini maturi. Il film viene presentato in anteprima al Sundance 2014. Cast di primissimo livello con John Lithgow (Kinsey, Dreamgirls), Alfred Molina (Frida, Magnolia), Michael Gambon (Harry Potter), il premio Oscar Marisa Tomei, il cantante e artista Cheyenne Jackson (appena visto in Dietro i candelabri), Darren Burrows (Amistad), ecc. Ben e George sono insieme da 39 anni e sono ansiosi di potersi finalmente sposare dopo l'approvazione della legge sui matrimoni gay in quel di Manhattan. Di ritorno dalla luna di miele li attendono amare sorprese. George viene licenziato dal suo decennale impiego come direttore del coro in una scuola cattolica e scoprono che, senza sufficienti risparmi, non possono più permettersi l'affitto del loro piccolo appartamento in Chelsea. Come soluzione provvisoria George si trasferisce a vivere con una coppia di poliziotti gay vicini di casa, e Ben va a vivere con suo nipote Elliot, un regista televisivo, e sua moglie Kate, una romanziera, nell'appartamento che condividono col figlio adolescente a Park Slope. Mentre i due uomini affrontano la burocrazia ed il disagio per ottenere un nuovo appartamento - senza contare la sfida di vivere separati dopo decenni di notti passate insieme - la loro presenza nelle due diverse famiglie ha un effetto sottile ed imprevisto sulla vita e le relazioni di tutti i soggetti coinvolti... Una storia multigenerazionale di amore e matrimoni messi alla prova da inattesi eventi. Il regista Sachs ha detto che questa vicenda gli è stata ispirata dalla legalizzazione dei matrimoni gay avvenuta nel 2011 nello Stato di New York. Purtroppo ha dovuto rivolgersi ad una produzione indipendente perchè le major sono ancora riluttanti verso storie completamente gay. "Sono contento di aver trovato due protagonisti così famosi e che avevano già interpretato ruoli gay. Volevo che rispondessero emozionalmente alla storia raccontata. Questo è il mio primo film su una storia d'amore assoluto, un amore che cresce e diventa sempre più forte e profondo col passare del tempo"

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The Imitation game

Il film ci racconta la breve vita dello scienziato britannico matematico Alan Turing. Durante la seconda guerra mondiale Turing svelò il codice tedesco enigma che permise il controllo americano dell'atlantico. Tempo prima, nel 1930, aveva definito il concetto di macchina universale alla base della rivoluzione informatica. Nel 1945 è stato un pioniere nella progettazione del calcolatore elettronico. Il suo vero obiettivo era la comprensione scientifica della mente, esemplificato nel "test di Turing", che doveva tradursi un una macchina intelligente. Scienziato all'avanguardia nell'innovazione tecnologica, Turing era anche omosessuale, un uomo gay sincero ed onesto, desideroso solo di poter vivere per quello che era. Quando nel 1952 rivelò pubblicamente la sua omosessualità fu arrestato e costretto, per evitare il carcere, alla castrazione chimica. Un trattamento umiliante ed insopportabile che probabilmente lo portò al suicidio nel 1954, mediante una mela avvelenata avvelenata con cianuro di potassio (che, secondo alcuni sarebbe l'origine del logo della Apple). Solo nel 2009, il governo inglese chiederà pubblicamente scusa per avere gestito questa terribile storia di persecuzione e discriminazione. Durante la produzione del film sono state fatte delle critiche per la scarsa rappresentazione dell'omosessualità di Turing, mentre sarebbe stato dato un rilievo esagerato alla figura dell'amica Joan Clarke (interpretata da Keira Knightley), sua fidanzata per un breve periodo. La realizzazione del film, il cui titolo è derivato dal nome del test che Turing descrive nel suo saggio "Computing Machinery and Intelligence" dove cerca di rispondere alla domanda se le macchine possano riuscire a pensare, è stata alquanto tormentata. In un primo tempo il protagonista doveva essere Leonardo Di Caprio. La Warner aveva prima scelto i registi Ron Howard e poi David Yates, entrambi declinatisi, la scelta è caduta sul regista norvegese Morten Tyldum, qui al suo primo lungometraggio in lingua inglese.

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Boy A

Basato sull’omonimo romanzo di Jonathan Trigell, a sua volta indirettamente ispirato al caso di James Bulger, bambino ucciso nel 1993 da due ragazzini, i quali vennero scarcerati nel 2001 sotto identità segreta. Esso, come il libro, illustra gli effetti di una visione del mondo anglosassone che sostiene la tesi di un'origine genetica per certi tipi di atti (quali, appunto, l'omicidio) rispetto ad un'analisi dei meccanismi sociali e familiari delle persone responsabili. Pensata inizialmente per la TV, la pellicola è poi uscita nei cinema britannici e americani, esordendo al Toronto Film Festival nel 2007. Il titolo (letteralmente: Il ragazzo A) fa riferimento all'identità fittizia usata nelle corti per salvaguardare gli accusati minorenni.






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Sebastiane

Forse il primo vero film cult gay. Racconta gli ultimi giorni di Sebastiano da Narbona, soldato romano confinato su un'isola con otto colleghi gay, che resiste alle tentazioni del comandante, dal quale pure è attratto, e subisce con piacere masochistico le torture a cui viene sottoposto. I personaggi (soldati romani) sono quasi sempre nudi sulla scena e alcune scene, come gli amplessi gay nel fiume, sono il massimo dell'erotismo omo visto al cinema a tutt'oggi. Il film fu girato in Sardegna da una troupe fatta completamente di omosessuali, più per il loro divertimento che per uno scopo artistico vero e proprio.




Scene tratte dal Film:

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Future beach - Praia do futuro

Donato è addetto al soccorso in mare a Praia do Futuro in Brasile. Intervenuto per aiutare due turisti in pericolo riesce a salvarne uno, Konrad, mentre l'altro annega. Tra Donato e Konrad scoppia subito un'attrazione fisica che si trasforma in una relazione che spinge il brasiliano a lasciare il proprio Paese per andare a vivere a Berlino. Qui la nostalgia per il mare e per la madre e il fratello inizia però a farsi strada anche se l'amore per Konrad non è diminuito. Il regista Karim Aïnouz ha scelto con grande cura i due luoghi in cui ambientare il film. La Praia do Futuro è l'arenile di Fortaleza che voleva simboleggiare una nuova prospettiva di sviluppo per la città. Con l'andare del tempo si è invece scoperto che il livello di sale presente nell'aria in quella zona è così forte da posizionarla al secondo posto dopo il Mar Morto. Tutto quanto doveva servire al futuro ha finito quindi con il corrodersi in tempi brevissimi. Di Berlino Aïnouz afferma trattarsi di un vecchio intrappolato in un corpo giovane: "È una città che ha sofferto così tanto dolore e guerra e cambiamenti. Ha così tante cicatrici e ferite e sangue versato. Ma io non sono tedesco, posso capire ma non ho da portare il peso della storia che invece grava sui tedeschi. Per me Berlino è una Fenice". Peccato però che a tanta consapevolezza sul piano delle location non corrisponda altrettanto controllo della sceneggiatura. Accade così che un film costruito in modo interessante sul piano del suono e della luce finisca con il proporre una storia degna di un romanzo d'amore di serie B. La passione fisica, le svenevolezze (ivi compreso l'annusare un casco integrale per ritrovarvi l'odore dell'amato), la mamma e il fratello abbandonati per inseguire un sogno, la nostalgia malinconica (come stereotipo brasilero vuole) per loro e per il mare. Tutto questo e molto di più è possibile trovare in un film che aveva tutte le premesse per mettere davvero a confronto due culture e due modi di interpretare la vita e finisce con lo spegnersi nella più prevedibile delle banalità.


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Matterhorn

Il cinquantenne vedovo Fred conduce una vita religiosamente devota e abitudinaria in un piccolo villaggio. La sua esistenza viene stravolta dall’arrivo dello stralunato Theo, un adulto mentalmente ritardato che Fred prende in casa sotto la sua protezione. La “strana coppia” si attira subito le critiche della piccola e bigotta comunità, fin quando Theo chiede a Fred di sposarlo... Ebbinge dirige una commedia commovente, divertente e dolente, sorretta dalla grande e misurata prova d’attore dei due interpreti principali, Ton Kas e René van’t Hof, e da una messinscena curatissima fin nei più piccoli dettagli. “Matterhorn è una tragicommedia sulla solitudine, l’amore e la liberazione. La storia riguarda tutti noi; quanto tempo, energia e lotta interiore sono necessari per venire a conoscenza di noi stessi e del nostro ambiente, e per liberare noi stessi?” (Diederik Ebbinge). Curiosità: Matterhorn è il nome tedesco del monte Cervino. Il film, originariamente pensato per la tv e poi – grazie alla saggia intuizione del distributore – adattato per il circuito cinematografico, ha vinto il Premio del Pubblico al Moscow International Film Festival e al Rotterdam International Film Festival. 


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The Go Doc Project

Doc (Tanner Cohen) è un giovane e timido gay appena laureato che, come molti suoi coetanei omosessuali in tutto il mondo, è internet dipendente, soprattutto per le fantasie erotiche stimolate dai fantastici ragazzi che mettono in bella vista il loro corpi scolpiti. Tra questi c'è sicuramente Go (Matthew Camp), un ballerino e stripper Go-Go che anima la vita notturna di New York City. Doc ne è follemente innamorato, ma il problema è come avvicinarlo in modo da poterlo conquistare. Per questo scopo, Doc s'improvvisa regista col compito di girare un documentario sulla vita di questo famoso ballerino, che a prima vista sembra un po' scettico ma poi si lascia convincere a far parte del film. Doc è felicissimo e con la telecamera in mano inizia a fare riprese a New York e nell'appartamento di Go, dove si appresta a raggiungere il suo vero obiettivo. Il rischio di perdere il contatto con la realtà, quella rappresentata dal suo alibi registico, e di finire stravolto dal sex appeal del suo protagonista, peraltro assai disinibito nei confronti della vita e di quanto ogni attimo può offrirgli, è altissimo... Da sottolineare come la cinepresa del regista e sceneggiatore Krueckeberg sappia valorizzare al massimo sia i corpi che la spontaneità dei due protagonisti, gay anche nella vita. Camp è veramente un danzatore go-go oltre ad essere un maestro di tatuaggi. Molti dei dialoghi del film sono improvvisati, selezionati tra 200 ore di riprese spesso improvvisate. Il film, come vuole il soggetto, mescola documentario e fiction in uno stile originario e accattivante, a metà tra la commedia e il dramma. Il regista infatti, sembra voler usare i bellissimi corpi dei due attori e l'alta temperatura sessuale che sviluppano, per porci alcune importanti domande. Perchè siamo tanto ossessionati dalla bellezza? Perchè riduciamo a oggetti i corpi di ballerini e spogliarellisti rischiando di perdere qualsiasi contatto con la nostra umanità? Perchè stiamo continuamente appiccicati a internet e alle applicazioni erotiche degli smartphone? Cosa può succedere quando quando la nostra fantasia entra in collisione con la realtà? Il film esplora le confuse sfumature tra amore e lussuria e quanto possa essere difficile organizzare il nostro futuro senza avere prima chiarito queste differenze.

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Last summer

Il film, ha scritto il critico di "The Hollywood Reporter", 'presenta immagini della natura così luminose che ci ricordano quelle di un regista come Malick'. Il "LA Weekly" si sbilancia ancora di più dicendo che il regista Mark Thiedeman è come un giovane Terrence Malick. In effetti lo stile di questo interessante esordio nel lungometraggio del giovane Mark Thiedeman, ha pochi riscontri nel cinema americano: siamo davanti ad un film fatto prevalentemente di immagini, di sensazioni, con pochissime parole, quasi una 'sinfonia filmica', come lo definisce lo stesso regista. La storia è ridotta ai minimi termini, quello che interessa all'autore è di farci entrare nello spirito e nell'anima dei due protagonisti, attraverso i semplici gesti della quotidianità, in un ambiente rurale del profondo sud, dove finalmente (questo è il messaggio politico che il film vuole trasmettere) anche due adolescenti gay possono vivere romanticamente davanti a tutti, la loro storia d'amore. I protagonisti sono Luke (Samuel Pettit) e Jonah (Sean Rose), due sensibili studenti che hanno appena finito le superiori e si apprestano a passare gli ultimi mesi insieme, nella solare estate del rurale Sud (Arkansas). Si conosco dalla prima infanzia e la loro grande amicizia, nata quando avevano quattro anni, è diventata pian piano, quasi senza accorgersene, il loro primo grande amore. Adesso stanno per arrivare i primi cambiamenti della vita: Jonah dovrà andare al college, lasciando Luke solo nella piccola città. Il loro futuro diventa incerto, come sembra diventare incerto il futuro dell'America. Jonah ha uno spirito quieto e contemplativo, vorrebbe partire con la stessa serenità, ma vorrebbe anche che Luke gli chiedesse di restare. Si amano profondamente, tra campi di baseball, corse in bicicletta, visite in chiesa, davanti ad una comunità, apparentemente conservatrice, che non gli ha mai rimproverato quest'amore. Sono perfettamente inseriti nel tessuto sociale della loro piccola città. Li vediamo strofinare le loro scarpe da ginnastica sotto il tavolo, ma non per nascondere qualcosa, perchè poi li vediamo gioiosamente nudi sul letto che strofinano tutto il loro corpo, facendoci immaginare baci appassionati e altro... Un film di sentimenti e delicatezze, mai sdolcinate ma splendenti come la luce del sole.

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Prima parte:


Seconda parte:

Burning blue

Film ricavato dall'omonima piece teatrale che ottenne un grande successo. La storia che racconta è derivata dalle esperienze personali dell'autore e regista del film, che purtroppo ha impiegato 20 anni per riuscire a realizzare il film. Il regista Greer ha detto: "Nel 1987, un mio compagno di classe e collega pilota della Marina rimase ucciso in un incidente mentre pilotava un volo di addestramento di routine sopra il deserto della California. In passato avevo perso diversi amici in incidenti aerei, ma la morte di Matt fu una cosa diversa. Solo dopo la sua morte ho realizzato che ero stato da sempre innamorato di lui. Era stata una storia intensa, avevamo quasi sempre vissuto insieme, ma non avevamo mai parlato della cosa. Per me è stata una perdita devastante. Ho riflettuto molto su questo fino a decidere di farne una piece ed ora un film". L'opera teatrale ebbe la sua prima nel1995 al The King’s Head Theater di Londra, per poi essere rappresentata in diversi Paesi tra i quali il Sud Africa, Israele e in diverse città americane. Da subito ci furono richieste da parte di Hollywood per farne un film, ma dopo due anni di lavoro sulla sceneggiatura la cosa s'interruppe perchè la produzione voleva un film più commerciale e meno gay. In seguito fu ripreso un lavoro di sceneggiatura con Helene Kvale che portò ad iniziare le riprese nel 2010, poi interrotte fino al 2013 per mancanza di fondi, quando finalmente la Lionsgate permise di completare il film. Il regista ha dichiarato: "Un mio amico regista mi disse che fare un film è come andare in guerra, è una battaglia dopo l'altra che non finisce mai. Per me è stato veramente così. Ma ho sempre creduto molto in quest'opera e alla fine sono riuscito a superare tutti gli ostacoli". La trama del film: In seguito a due fatali incidenti sulla Aircraft Carrier, un ispettore governativo viene inviato sulla portaerei con il compito di indagare sulle origini di queste vicende al fine di evitare che possano ripetersi. Le indagini cambiano bruscamente quando un marinaio riferisce di aver visto uno dei più abili piloti in un club gay. L'aviatore e tre dei suoi compagni di squadriglia diventano oggetto di una micidiale caccia alle streghe, con l'esplosione di intrighi, gelosie ed inganni che mettono a dura prova i concetti di amore, amicizia ed onore. Dan (Trent Ford) è un giovane pilota da combattimento a cui tutto sembra sorridere: ha una bella fidanzata, un amico del cuore di nome Will (Morgan Spector) e una carriera assicurata. Un giorno succede qualcosa che potrebbe distruggere tutto il suo mondo. Galeotto è l'incontro con il bel tenente Matt "Ironman" Blackwood (Rob Mayes), con il quale trascorre una notte emozionante... 


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Pazza idea - Xenia

Quarto film del regista Panos H. Koutras, dopo il bellissimo "Strella" (storia di un transessuale con reminescenze dell'antica Grecia, film considerato dalla critica tra i migliori della Grecia del terzo millenio), condotto a termine tra mille difficoltà e selezionato per Cannes "Un certain regard". Il regista ha detto in un suo comunicato: "La partecipazione del film al Festival di Cannes segna un momento molto felice dopo il lungo e difficile cammino verso la fine della sua produzione. Proprio come i suoi eroi , il film si è scontrato con la dura realtà contemporanea della Grecia, oltre alle difficoltà tipiche delle co-produzioni. Spero che questo sviluppo meraviglioso, che riempie tutti noi di gioia, segnerà l'inizio della fine di tutte le difficoltà del film". Il film racconta la storia di due fratelli, Danny, 16 anni e Odysseas, 18. Dopo la morte improvvisa della madre albanese, i due ragazzi intraprendono un viaggio da Creta a Salonicco, al fine di trovare il loro padre greco, che li aveva abbandonati quando erano ancora molto giovani. Stranieri nel proprio Paese sono determinati ad incontrarlo ed essere ufficialmente riconosciuti da lui, al fine di acquisire la cittadinanza greca tanto ambita. Allo stesso tempo stanno provando per partecipare ad un talent show, che potrebbe portarli ad una vita migliore. A Salonicco si tiene la selezione per lo spettacolo cult "Greek Star". Dany sogna che suo fratello Odysseas, cantante di talento, possa diventare la nuova star del concorso. Lungo la strada capiranno cosa li lega insieme, dovranno affrontare i fantasmi del passato e la ferocia degli adulti, sempre determinati a realizzare il loro sogno, mentre la Grecia si rifiuta di seguirli. Il titolo del film è preso dal nome di un hotel abbandonato a Kozani, un luogo che offre loro rifugio e rivelazioni (memorie di una Grecia di altri tempi), tappa che li porta verso verso una soluzione della loro avventura.

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Scusate se esisto!

Serena è un architetto dal talento straordinario. Dopo una serie di successi professionali all’estero, ha deciso di tornare a lavorare in Italia, perché ama il suo paese. Nell’avventurosa ricerca di un posto di lavoro si trova di fronte a una scelta folle, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo… O così pare. Nel frattempo incontra Francesco. Bello e affascinante. Il compagno ideale. Se non fosse che a lui non piacciono le donne… O così pare. Tra Serena e Francesco nasce un rapporto intenso e diventano la coppia perfetta… Pronti a tutto pur di darsi una mano saranno costretti a condividere segreti e inganni perché a volte, per essere davvero se stessi, è meglio fingersi qualcun altro!






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Five Dances

Dopo "Private Romeo" ecco un'altro piccolo capolavoro di Alan Brown, ancora più curato nell'estetica. Il regista Brown ha detto di non aver mai praticato la danza ma di esserne sempre stato affascinato, ammaliato dal gioco e dalla grazia dei corpi e dei muscoli, guardando i danzatori come se fossero una specie umana differente. Questo film ci restituisce perfettamente queste sue emozioni. Chip (Ryan Steele) è un ballerino 18enne alle prese con una famiglia, nel Midwest, che non ha accettato la sua omosessualità. Si trasferiece quindi dal Kansas a New York City, nella speranza di poter vivere liberamente la sua vita. Coglie subito l'occasione per unirsi ad una piccola compagnia di danza moderna. Durante le prime settimane di prove, Chip viene iniziato ai riti di passaggio della difficile vita di un ballerino di New York: la disciplina, il duro lavoro, il cameratismo e la competitività si mescolano a sentimenti come la paura di non essere all'altezza delle aspettative e la gioia per i risultati raggiunti, caratterizzando ogni minuto delle nuove giornate di Chip. Naturalmente non saranno sempre facili i rapporti interpersonali con gli altri ballerini. Innamoratosi di Theo (l'australiano Reed Luplau), possiamo godercelo in una delle scene di sesso gay più intense e focose di tutto il cinema gay. Gli interpreti sono tutti ballerini veri, per la prima volta di fronte ad un obiettivo

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La Moglie ideale

Marty Barnes, un frenetico imprenditore edile di Los Angeles è decisamente un uomo che si è sfogliato troppe riviste pornografiche, e ad un certo punto ha iniziato a non provare più desiderio nei confronti della moglie; stufo di una vita sessuale monotona e senza impennate, propone alla compagna un menage a tre per soddisfare la sua fantasia di andare con due donne. Qui però avviene l’inaspettato giro di boa, dopo una nottata favolosa con la moglie e una sconosciuta, la donna inizia a dimostrare di essere interessata a proseguire l’esperimento, anche da sola. Si mette quindi con impegno a corteggiare tutte le donne che incontra, compresa la segretaria del marito. La donna diventa un mostro del sesso lesbico. Commedia piccante e politicamente scorretta, dove comunque non si vede niente e in complesso poco riuscita.





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