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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Una lei tra di noi

Jacob e Jørgen vivono insieme e sono omosessuali, così come la maggior parte di amici che li circondano. Tra festini e balli, Jacob chiede la mano di Jørgen che, emozionato, acconsente senza pensarci. Il fratello di quest'ultimo, però, ha una moglie molto piacevole ed intelligente, così affascinante che Jacob se ne innamora. Il tutto diventa più complicato quando Caroline scopre di aspettare un bambino da Jacob... "... Se il film della Joof ha un merito, non ci sono dubbi, è stato quello di saper riprendere con estrema naturalezza l'impeto passionale di una coppia gay che ama senza isterismi e senza ambiguità (niente lussuria sfrenata, né scambismi, né orgie sadomaso...), ama con generosità, si confronta, si rivela e nello stesso tempo, spontaneamente, desidera, tocca, abbraccia e accarezza. Ed è curioso quanto questo sguardo garbato ma deciso sappia scatenare i più consueti meccanismi di identificazione per cui anche lo spettatore "etero" finisce per fare il tifo per la coppia gay e si trova a vivere un'esperienza per lui assolutamente improbabile..." 

 Trailer:


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Snowtown

Jamie Vlassakis (Lucas Pittaway) è un imperturbabile adolescente che vive nei sobborghi poveri e violenti di Adelaide con l'ansiosa madre Elizabeth e due giovani fratelli, Alex e Nicholas. Dopo un abuso sessuale dei giovani, Elizabeth chiede al suo nuovo e carismatico fidanzato, John Bunting (Daniel Henshall), di proteggere la sua famiglia. John passa sempre più tempo con Jamie e la sua famiglia. Elizabeth e i ragazzi iniziano a sperimentare una tranquillità e un nuovo senso della famiglia che non avevano mai conosciuto. Jamie, che sognava solo di poter fuggire da quel degrado, inizia un'amicizia con John che diventa il suo protettore e mentore. John cerca di indottrinare Jamie e di inserirlo nel suo mondo, un mondo traboccante di intolleranza, giustizialismo e malevolenza. Col passare del tempo Jamie inizia però ad avere dei sospetti, e presto la figura parterna appena entrata nella sua vita diventa una minaccia: l'uomo è John Bunting, il più famoso serial killer australiano, uno psicopatico omofobo, che è stato uno dei peggiori serial killer australiani. Tra il 1992 e il 1999 ha assassinato 11 persone, i cui resti metteva in botti di acido che nascondeva in una cantina disabitata di Snowtown, un piccolo paese a circa 150 km da dove venivano commessi gli omicidi. Il film non racconta la storia di tutti i crimini ma si sofferma sul rapporto che si viene a creare tra Jamie, bisognoso di una figura paterna, e John che tenta di plagiarlo. 

 Trailer:

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Women - If These Walls Could Talk

Sono tre storie di amore saffico che si svolgono nella stessa casa, situate però in differenti epoche, il 1971, il 1972, il 2000. Nel primo episodio, con Vanessa Redgrave, si racconta quello che segue alla morte della propria compaga di una vita, con i parenti cavallette e l'angosciosa solitudine e mortificazione della sopravvissuta. Il secondo episodio (con Chlöe Sevigny) mette in scena il razzismo all'interno di un gruppo di femministe e poi il razzismo all'interno di un gruppo di lesbiche. Il terzo episodio racconta l'amore di una coppia (Sharon Stone e Ellen De Generes) e il desiderio di avere un figlio tramite l'inseminazione artificiale. Forse un po' troppo didascalico. 





Trailer:



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Legami di Morte - Kill for Me

Sono trascorsi alcuni mesi dalla scomparsa di Nathalie, studentessa universitaria, e la sua migliore amica Amanda non ha ancora accettato l'idea che non la si possa ritrovare viva. Deve però decidersi a cedere almeno su un fronte: la camera che Nathalie abitava va affittata. Si presenta Hailey che frequenta i corsi di Veterinaria e che viene accolta. Tra le due nasce rapidamente un'amicizia che si trasforma in un legame diverso nel momento in cui Hailey salva Amanda dalla violenza del suo ex, Cameron, uccidendolo. Da quel momento le due divengono complici ed anche amanti. Ma Hailey vuole di più: ha ucciso per Amanda e ora chiede all'amica che uccida per lei suo padre, l'uomo che ha fatto morire sua madre e ha esercitato continua violenza su di lei. Michael Greenspan prosegue la sua carriera nel thriller inaugurata con Wrecked. Questa volta affronta però il terreno più infido (e già molteplici volte percorso da altri) del rapporto tra compagne (o vicine) di stanza in un college universitario. Lo schema è piuttosto rigido e film come The Roommate ne rappresentano un buon esempio. La nuova arrivata ha sempre un aspetto angelico ma finisce poi con il rivelarsi come un essere malefico e distruttivo. È quanto ci si attende anche in questo caso fino a quando Hailey ci mostra la sua schiena martoriata e la considerazione su di lei cambia. Non mancano elementi superflui (e anche un po' misogini) come il rapporto lesbico tra le due così come si avvertono vuoti di sceneggiatura (in particolare per quanto accade a Mark, amico di Amanda, che viene coinvolto nella vicenda per poi essere abbandonato a lungo al proprio destino senza che se ne sappia nulla). Complessivamente però il film ha una sua tenuta che giustifica anche i colpi di scena. Ciò anche grazie a un trio di protagonisti che si avvalgono di una buona esperienza nel genere come Katie Cassidy e Donal Logue e la rodata (nelle serie televisive) per quanto giovane attrice canadese Tracy Spiridiakos. Una annotazione: ancora una volta il trailer è troppo rivelatore. Evitare di vederlo prima del film.

Trailer:


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L'Appuntamento

Francesco, reso fragile dalla scoperta del tradimento della fidanzata, è ossessionato dalla curiosità di incontrare il suo rivale. Entrambi credono d’essere sconosciuti l’uno all’altro, ma si sbagliano. In un pomeriggio di disperazione, il ragazzo, arriverà alla resa dei conti col suo avversario confessando ciò che lo tormenta a qualcuno che si rivelerà essere non solo uno psicologo. La motivazione del Premio Omovies al film: "per la straordinaria facilità con cui tutti gli elementi tecnici contribuiscono allo sviluppo di una storia complessa e dalle sottili implicazioni psicologiche raccontata con grande naturalezza e sensibilità, riuscendo a coinvolgere lo spettatore, colpendolo con la stessa dirompenza che travolge il protagonista, con un sentimento di odio che sfocia nell’attrazione fisica."




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Gli Amanti criminali

E' un film grottesco che si richiama alle favole sanguinolente per bambini (cappuccetto rosso, Hansel & Gretel) ribaltandone la morale, con riferimenti culturali al cinema di Almodovar e Fassbinder. Dal nostro punto di vista racconta una storia di caming out adolescenziale. Un ragazzo che ancora non sa cosa è, e cosa vuole, ha una disgraziata storia eterosessuale che lo porta a compiere un delitto gratuito, e inaspettatamente, trova ciò che veramente vuole nel rapporto schiavo-padrone con un orco. Purtroppo la favola non è a lieto fine, perchè a causa delle sue colpe e relazioni precedenti, il ragazzo non potrà vivere felice e contento col suo orco. La morale che io vi leggo è che si può trovare appagamento e amore per vie strane e inaspettate, e che non è sempre detto che il brutto orco sia più cattivo della bella ragazzina bionda. 



Trailer:


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The Dying Gaul

Il regista, già sceneggiatore di "Che mi dici di Willy?", debutta alla regia con questo thriller psicologico basato su un suo romanzo. Il film è una storia di sesso, potere, corruzione, tradimento e vendetta che si svolge nel bel-mondo di Hollywood. Il protagonista è uno scrittore gay alle prime armi che ha appena terminato di scrivere il romanzo "The dying gaul" dove racconta la vita e la morte (di Aids) del suo amante. La sua vita cambia quando gli vengono offerti un milione di dollari da un produttore bisessuale per i diritti sul libro, alla condizione però che l'amante uomo venga trasformato in un amante donna.





Trailer:


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Edoardo II

Con Edoardo II Derek Jarman rivisita l'opera omonima di Christopher Marlowe, una storia di intrighi reali colma di sangue, e crea il suo capolavoro. In questo film Jarman combina l'opera in costume con un'ambientazione moderna per evocare un'arte senza tempo. Gli inserti video che ritraggono spaccati della società contemporanea rivelano i fondamenti della lotta per l'uguaglianza e l'accettazione degli omosessuali. La storia d'amore di Edoardo II e del suo prediletto Piers Gaveston, osteggiata dalla nobilità e dalla chiesa, è pretesto per un efficace discorso politico oltre che umano. 






Trailer:


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Gray Matters

Heather Graham (Gray) veste i panni di una donna che, all'improvviso, scopre di essere innamorata della moglie del fratello. "E' una storia romantica - ha spiegato, - "e quando realizzo di essere gay, è come se rifiorissi". Il film viene presentato come una sofisticata commedia sull'amore, sulla vita e sull'essere onesti con se stessi. Ambientata a New York in atmosfere anni Quaranta, racconta la storia di Gray e Sam (Tom Cavanagh), fratello e sorella in perfetta sintonia. Ballano come Fred e Ginger, finiscono l'uno le frasi dell'altra e sono così insperabili e ben assortiti che le gente finisce per crederli fidanzati. Mortificati da ciò, i due decidono di prendere strade diverse e di mettersi a cercare la propria anima gemella. Sam scoverà un uomo per la sorellina e Gray una donna per il fratellone. Quando però Sam trova la sua dolce metà, Charlie (Bridget Moynahan), la vita di Gray subisce uno scossone. Credete che sia gelosa del fratello? Siete fuori strada. La ragazza scopre di aver perso la testa per la fidanzata e quindi di essere lesbica... 


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Water Lilies - La Naissance des Pieuvres

Opera prima della regista francese Celine Sciamma, presentato al festival di Cannes 2007 (Un Certain Regard), è un film dedicato alla scoperta del primo amore da parte di tre 15enni che gareggiano con passione sia coi loro sentimenti che nel nuoto sincronizzato. Anne ha un carattere forte ed è determinata a perdere la propria verginità al più presto, preferibilmente con il focoso Francois. Floriane è sexy e civettuola ma non ha ancora approfondito i suoi incontri amorosi con Francois, ormai diventato il suo ragazzo ufficiale. Marie, dopo avere visto uno spettacolo di nuoto sincronizzato è ossessionata da questo sport, ma forse molto di più da Floriane, la star delle nuotatrici, della quale è infatti segretamente innamorata, al punto da raccogliere le cose che lei getta, perfino gli avanzi di cibo... Tutte e tre le ragazze sembrano nascondere qualcosa e nella solitudine delle loro camere appaiono assai meno graziose. Nessuna di loro è in realtà come sembra e tutte stanno soffrendo per l'emergere violento e inatteso dei propri sentimenti. Il film è raccontato molto bene anche se si mantiene dentro confini assai precisi che evitano toni troppo melanconici o tristi. 

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A Marine story

Il film, ispirato ad una storia vera, fa riflettere sull'assurdità dell'impedimento per gay e lesbiche di entrare nell'esercito americano. Siamo nel 2008 e la guerra in Iraq è in pieno svolgimento. Nel Congresso americano sta crescendo il dibattito sull'abolizione della norma "Don’t Ask, Don’t Tell" (non chiedere e non dire) nel suo 15mo anniversario. Per la decorata Ufficiale di Marina Alex Everett (Dreya Weber, The Gymnast) l'abolizione di questa norma non è arrivata in tempo. Con un duro bagliore nei suoi occhi e una gran voglia di sfida, questa bionda, bella e ben costruita soldatessa, ritorna inaspettatamente nell'assonnata e deserta cittadina dove era cresciuta. In un periodo dove a nessuno è permesso di lasciare il servizio militare, Alex è stata congedata per condotta non adatta ad un ufficiale, in altre parole perché accusata di essere lesbica. A casa, un po' a sorpresa, le autorità locali le chiedono di preparare la bella ma mordace Saffron (Paris Pickard) che a malavoglia deve prepararsi per un campo di addestramento. Col procedere dell'allenamento, diventa sempre più intensa la sottile lotta che anziché separare unisce sempre più le due donne in una forte attrazione reciproca. Quando inizia a circolare il pettegolezzo sui veri motivi per cui Alex ha abbandonato l'esercito, pesanti nubi minacciano di rovinare tutto... Una storia toccante e coinvolgente che coraggiosamente affronta gli stereotipi negativi e i bigotti pregiudizi che colpiscono lesbiche e gay desiderosi di servire la patria. 

Trailer:


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Handsome Harry

Lo chiamavano il bellissimo Harry Sweeney (Jamey Sheridan). Ormai 52enne, veterano del Vietnam, ha mantenuto il suo vigoroso bell'aspetto. Piace a tutti Harry, elettricista di mestiere che ama cantare ma che per qualche ragione non ha mai permesso a nessuno di essergli troppo vicino. Un giorno, Harry riceve una chiamata da un un suo ex compagno di marina, Tom Kelly (Steve Buscemi), che non vede da quasi trent'anni. Sul suo letto di morte e terrificato dal pensiero di essere dannato per l'eternità, Kelly convince Harry a cercare il perdono per la sua salvezza a proposito di un compagno che essi tradirono molti anni fa, David Kagan (Campbell Scott). Di primo acchito Harry non vuole avere nulla a che fare con Kelly, Kagan o le ombre del suo passato, ma il senso di colpa e i ricordi lo afferrano misteriosamente, contro il suo stesso volere, e alla fine si arrende, ritrovandosi sulla East Coast a far visita ai suoi vecchi compagni. Harry si confronta con ognuno di loro, il rude Rheems, (John Savage), l'intellettuale Porter, (Aidan Quinn) e il delicato Gephardt, (Titus Welliver) a proposito di un efferato crimine di allora, alzando il coperchio di un vaso di Pandora che lascia ognuno sconvolto e triste, specialmente Harry, la cui storia segreta con David, che vediamo in flashback, e il suo ruolo nel tradimento tornano alla luce in modo dirompente... Il film è un dramma psicologico sull'amore perduto, il perdono, e le soffocanti conseguenze che "il codice del silenzio" ha avuto su queste persone e le loro relazioni. Ogni incontro porta sia chiarimenti che nuove nuvole sulla verità che ritorna alla mente di Harry. Sarà capace Harry di sopportarle? Potrà ottenere il perdono e recuperare un amore che credeva di avere distrutto per sempre? Con influenze dal film di Cassavetes, "L'assassinio di un allibratore cinese", la regista Bette Gordon e lo sceneggiatore Nicholas T. Proferes, coadiuvati da un superbo cast, conducono il gioco con tono sommesso portandolo pian piano ad un'altissima tensione. Lo struggente racconto di un uomo che cerca di ricongiungersi con l'unico vero amore della sua vita, dolorosamente tradito e perso. Amore, rimorso, perdono e redenzione.

Trailer:


Gardail film:

A Kiss in the Snow

Il turbamento di un adolescente e la rivalita`con la sua migliore amica per amore di un loro coetaneo. Immagini piane di giochi sulla neve, il ricordo indelebile di un bacio ed una lettera rivelatrice. Vincitore come miglior cortometraggio 13° Festival Gay di Torino. A Kiss in the Snow racconta dell'amore di un adolescente per il suo migliore amico (etero). Consapevole di non poter essere corrisposto, il giovane deciderà comunque di dichiararsi attraverso una lettera in cui riassume le ansie, le paure e le speranze per un amore tanto desiderato quanto impossibile. L'azione si svolge nel bianco anonimo di un parco innevato, un monocromatismo ricco di suggestioni e simbolismi. Basato sull'omonimo libro di Tor Fretheims, vincitore del Kulturdepartmentets Litteraturpris nel 1991.




Guarda il Cortometraggio:

Wittgenstein

Questo film, girato da Jarman in soli 12 giorni nel suo ultimo anno di vita, assomiglia più ad una rappresentazione teatrale-filosofica che a un film vero e proprio. Eppure è convincente, addirittura leggero e lievemente umoristico. E' composto da una serie di "quadri" assai colorati ed essenziali, ognuno dei quali vuole trasmettere un'immagine della vita (come il senso di colpa che gli procurava la sua omosessualità) o del pensiero filosofico del protagonista. Il regista rimprovera a Wittgenstein di avere sacrificato per paura la sua vita sessuale, nonostante ricevesse diversi incoraggiamenti ad esprimerla pure dal suo ambiente accademico. Uno dei film più originali e convincenti di Jarman, ma solo per chi apprezza l'arte figurativa e immaginifica di questo regista.




Trailer:


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Testosterone

Dean è rimasto scoraggiato per qualche tempo nel suo tentativo di produrre il seguito di "Ero un giovane freak di successo", un suo fumetto di grande successo. I suoi fans aspettano grandi cose da lui e il suo editore, Louise, lo perseguita continuamente. Invece di mettersi al lavoro, Dean passa il suo tempo alla ricerca del suo amante argentino Pablo, che uscì una sera per comperare delle sigarette e non è più tornato.










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After sex

Otto cortometraggi di 7/8 minuti l'uno che mostrano cosa succede appena dopo l'atto sessuale in otto coppie diverse tra loro. Una coppia di "trombamici", una goppia di due uomini (uno gay l'altro in crisi perchè in difficoltà ad accettare che probabilmente è gay), una coppia di vergini, una coppia di ultrasessantenni, una coppia lesbo, un'altra coppia gay dichiarata, una coppia di sconosciuti e una coppia di ex. Alcune delle storielle sono proprio divertenti, altre rappresentano con garbo e sincerità alcune difficoltà. Altre invece sono un pò più tirate via e meno appassionanti. Personalmente una di quelle che mi è piaciute di più è quella della coppia lesbo formata niente popò di meno che da Zoe Saldana e Mila Kunis, entrambe bellissime. Divertente il dialogo della coppia gay su R2-D2 e C1-P8 di Guerre Stellari come coppia gay.




Trailer:


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Grassi, Grossi e Pelosi

Orsi, lupi, cacciatori. E ancora chasers, chubby e hairy, muscolosi, in carne e gioviali. Tutti esponenti di una cultura gay dove gli orsi rappresentano gli uomini irsuti, dalla corporatura robusta e dall'aspetto spiccatamente , mentre il lupo è molto peloso, ma di stazza più asciutta. I cacciatori infine sono i gay attratti dagli orsi. Questo documentario racconta il mondo poco conosciuto della “comunità ursina” italiana dove gli stereotipi dell’immaginario gay vengono rielaborati e spesso rovesciati, oltre gli stereotipi dell’immaginario comune. Il documentario fa parte di Erotika Italiana, serie televisiva prodotta da CULT e diretta da Alberto D’Onofrio. Un’indagine su un’Italia contemporanea, inedita e nascosta, dove i protagonisti delle storie sperimentano nuovi costumi sessuali, fenomeni sociali e passioni stravaganti. Un viaggio nelle province e nelle città che fotografa senza pregiudizi storie complesse, controverse e talvolta estreme, dove vite ordinarie e vizi privati si intrecciano nella quotidianità di tutti i giorni. Veri e propri racconti che esprimono gli impulsi sessuali di un Paese alla sfrenata ricerca del piacere dei sensi. Alberto D’Onofrio è regista e autore televisivo. Ha lavorato per le maggiori reti televisive italiane, realizzando documentari e scrivendo format televisivi per RAI e Mediaset. La serie di documentari Erotika Italiana è il suo ultimo lavoro.

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L'Ultimo metrò

Film tra i più belli del regista si guadagna il posto in questa lista solo per la presenza di due personaggi assolutamente secondari, uno gay ed uno lesbico (un direttore e un tecnico teatrale), che vengono rappresentati con lealtà e simpatia. La storia del film rigurda la sopravvivenza, durante l'occupazione nazista di Parigi, di un gruppo teatrale che ha come regista un ebreo che viene nascosto nei sotterranei del teatro. Come in altri film del regista il tema principale è l'amore per l'arte che si confonde con l'amore per la vita e viceversa. Intrigante, commovente, passionale.








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A Perfect ending

Rebecca è una donna elegante, facoltosa, e rispettabile. Una moglie leale con tre figli già cresciuti, una vistosa residenza e un bellissimo marito. Ma non ha mai avuto un orgasmo. Determinata a risolvere questo problema, un'amica lesbica le organizza un'incontro con una strepitosa squillo d'alto bordo di nome Paris. Da quel giorno sia la vita di Rebecca che di Paris cambieranno per sempre. Rebecca si rifugia negli incontri paradisiaci con Paris mentre a casa vive una routine da soap opera per lei ormai senza nessun interesse. Paris, al di là del suo lucrativo lavoro come escort, non riesce più a nascondere le sue aspirazioni artistiche, e soprattutto i suoi problemi interiori. La vicenda, iniziata come una commedia degli errori, finisce in un inatteso e sconvolgente viaggio erotico. Ma quale sarà il finale perfetto evocato dal titolo?... Una storia sexy, delicata e passionale, che incanterà il pubblico femminile, magnificamente interpretata da Barbara Niven, icona della TV americana degli anni '90, e dall'attrice Jessica Clark, icona delle lesbiche contemporanee anche perchè omosessuale dichiarata. La regista Nicole Conn, che ci aveva già affascinati con "Elena Undone", riesce a rinfrescare una tematica sempre attuale.

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The Four - Faced Liar

Quando Bridget e Trip, tra i quali corre una forte amicizia, incontrano nel loro locale preferito (un pub irlandese nascosto nei vicoli del West Village) un'altra coppia ventenne formata da Molly e Greg, nuovi sentimenti iniziano a sconvolgere un po' tutti, mentre bugie, amore, tradimenti e dolore porteranno i quattro a confrontarsi con il non facile percorso verso la maturità e la realizzazione personale. Il regista Jacob Chase ha lavorato in teatro e film dall'età di otto anni e dopo diversi corti si cimenta col suo primo lungometraggio, assegnatogli per meriti dal Brooks Institute of Photography dove si è laureato.






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La Voltapagine

La piccola Mélanie, origini modeste e una grande passione per il piano, fallisce l’esame di ammissione al conservatorio di Parigi a causa dell’arroganza dell’esaminatrice, famosa quanto scostante pianista. Traumatizzata dall’insuccesso, la giovane abbandona i suoi studi, trasformando l’amore per la musica in odio e in rancore. Dieci anni più tardi Mélanie, ormai donna, viene assunta casualmente come baby sitter in casa della pianista, senza essere riconosciuta. Mélanie grazie alla sua sensibilità per la musica, diviene voltapagine e amica intima dell’artista. Un rancore mai sopito si trasformerà in una sottile e spietata vendetta...






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Mixed kebab

Ibrahim (Cem Akkanat) è un mussulmano 27enne nato in Belgio. Vive coi suoi genitori in un'area multiculturale di Anversa. I suoi genitori provengono dalla Turchia ed hanno mantenuto molte tradizioni del loro Paese, a differenza di altri turchi che si sono occidentalizzati, anche se tornati a vivere in Turchia. Ibrahim ha avuto la certezza di essere gay quando si è innamorato di Kevin (Simon Van Buyten), un 19enne ragazzo belga, che l'ha subito ricambiato. Ibrahim si è formato nella cultura occidentale e per questo preferisce farsi chiamare Bram, un nome assai comune in Belgio, ma ha ancora molta soggezione della propria famiglia e della comunità mussulmana che si è creata ad Anversa. Decide quindi di mantenere segreta la propria omosessualità, che per i mussulmani è un grave peccato. Tuttavia i suoi comportamenti insospettiscono la famiglia, soprattutto da quando il fratello Furkan (Lukas De Wolf), un piccolo teppista invidioso, scoperta la vita segreta di Bram, l'ha rivelata ai genitori che però non gli hanno creduto. Decidono quindi di mandare il figlio Bram in Turchia per completare gli accordi del suo matrimonio con la cugina Elif (Gamze Tazim). Bram sceglie però di partire col suo compagno Kevin e sarà proprio durante questo viaggio che la loro storia si fa più seria e passionale. Fino ad essere scoperti e fotografati dall'innamorato locale della bella Elif... Il film vuole affrontare la tematica dell'omofobia ancora così forte nella tradizione mussulmana, ma è soprattutto un'intrigante storia d'amore gay. Niente di paragonabile a "My Beautifull Laundrette", ma comunque interessante e piacevole da seguire, con alcune scene di sesso assai spinte (curioso che il regista abbia dovuto rinunciare a girarle in un hamam belga, dal quale è stato cacciato quando hanno capito di cosa si trattava, mentre nessuno l'ha ostacolato quando le ha girate in un hamam in Turchia). 

 Trailer:


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Protect me from what i want

Saleem ha desideri che vanno contro la sua stretta educazione musulmana, ma, una notte, aspettando l'autobus, incontra un giovane ragazzo ed i suoi impulsi iniziano a superare la soglia di resistenza... così fa il primo passo...











Guarda il cortometraggio:

Bronson

Grottesco e ruvido è basato sulla vera storia della vita di uno dei più famosi criminali inglesi, Michael Gordon Peterson. Nel 1974, a 19 anni, Peterson era un teppistello che per farsi un nome, tentò di rapinare un ufficio postale con un fucile a canne mozze. Arrestato, fu condannato a sette anni di carcere: ma in prigione, ossessionato dall'idea di diventare famoso, con la complicità di un amico omosessuale, iniziò ad attaccare con violenza gli altri detenuti e i secondini, ottenendo così prolungamenti di pena che lo fanno rimanere in prigione ancora oggi. 
34 anni passati dietro le sbarre, 30 dei quali in isolamento: nel corso di questi 34 anni, Michael Gordon Peterson ha assunto il "nome d'arte" di Charles Bronson. 
Ultraviolento, estremo, lucido come un Kubrick survoltato e delirante, fa rabbrividire nella scena al manicomio mentre inquieta nella scenetta teatrale in cui si traveste da joker gender.

Trailer:


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Les Filles du botaniste

Nella Cina degli anni ci sono ancora molti tabù. Min lascia l'orfanatrofio dove ha vissuto dall'età di tre anni, quando i suoi genitori morirono in un terremoto (1976), e parte per fare i suoi studi presso un centro botanico rinomato, costruito su un'isola lussureggiante, e custodito da un professore vedovo, riservato e autoritario che vive con la figlia An. An, contrariamente al padre, è molto estroversa ed accoglie la studentessa Min con molta gioia. Molto presto l'amicizia tra le due ragazze si trasforma in una forte e passionale attrazione. Quando Dan, il robusto 26enne fratello di An, torna dal servizio militare in Tibet, il professore lo stimola a sposare la bella Min (non si capisce bene il motivo, ma forse si può intuire). Le due ragazze sono inizialmente terrorizzate da questa idea, ma poi pensano che potrebbe essere un modo per rimanere sempre unite sull'isola. Da subito però le cose si riveleranno assai più difficili. Già durante il viaggio di nozze Dan domanda alla moglie come mai non sia più vergine... Nel complesso il film delude le aspettative anche se la splendida fotografia (fin troppo) e la bellezza delle due ragazze, insieme a prolungate e passionali scene d'amore, possono intrattenere piacevolmente. 

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Il Richiamo

La passione travolgente di due donne italiane a Buenos Aires. Lucia e Lea, le loro vite appese, i loro legami incerti. Due donne di diversa generazione, dalle attitudini opposte, in un viaggio iniziatico che le porta letteralmente “alla fine del mondo”. Nella selvaggia immensità patagonica, alle prese con una barca malridotta e con i rispettivi segreti, ballando un tango che ribalta ruoli e convinzioni, riannodano i fili delle loro vite. Una storia in cui l’amore, nel bene e nel male, è maestro per tutti. Lea (Francesca Inaudi) è la più giovane, uno spirito libero. Lavorando come operaia turnista in una fabbrica alimentare, si rende conto che il suo futuro non ha grandi prospettive. E' felice della convivenza col suo ragazzo, un artista di tatuaggio, ma sente il bisogno di nuove esperienze. Lucia (Sandra Ceccarelli), invece, crede in valori diametralmente opposti ed ha un temperamento assai diverso. E' un'assistente di volo di mezza età, sposata a un allergologo, e sta cercando di rimanere incinta. Si sente molto tesa e il suo psicologo le suggerisce di lasciar perdere e di cominciare a godersi la vita. Dopo aver messo un'inserzione come maestra di pianoforte, Lea entra nella sua vita. Le due donne si trovano ai poli opposti: Lea gira a piedi scalzi, mentre Lucia non sopporta di essere toccata. Col crescere del loro legame, sempre più intimo, devono entrambe fare i conti con gli uomini che vogliono lasciarsi alle spalle. Libera, indipendente ed egocentrica, la più anziana Lucia deve imparre ad affrontare il rifiuto istintivo di Lea ad essere vincolata. Le cose esplodono quando Lea improvvisamente ottiene un lavoro in Patagonia e pensa di partire, Lucia ne rimane sbigottita. Come è possibile che due persone che si amano e che hanno appena rotto con tutto il loro passato siano ora pronte a lasciarsi senza il minimo rimpianto? Una storia emozionante e nello stesso tempo gioiosa che tratta con molta delicatezza il tema dell'amore tra due donne, lontanissima dagli stereotipi, girata in gran parte nei magnifici scenari della Patagonia. Le due protagoniste, ma anche i personaggi maschili ben delineati, offrono una grande prova di recitazione. 

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Love my life

Il film è ricavato dall'omonimo manga dell'autrice giapponese Ebine Yamaji, un moderno affresco su sentimento e sessualità. "Dalla morte della madre, la protagonista Ichiko si è scoperta sempre più amica del padre. Studia inglese per poter un giorno tradurre come lui romanzi americani, ed è a lui che decide di mostrarsi finalmente senza filtri, presentandogli la ragazza che ama. Non saranno le conseguenze del coming out a sconvolgere la vita di Ichiko, quanto piuttosto le inaspettate confidenze del padre, che le svela quale rapporto lo legasse davvero alla moglie. Al di là dello scontro inevitabile con i pregiudizi omofobici, Ebine Yamaji s’interroga con delicata naturalezza sulla natura complessa di tutte le relazioni amorose" 



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Vampyros Lesbos

Una versione stravagante ed erotizzata della favola gotica di Dracula. Una vampira femmina sotto le mentite spoglie di una donna avvenente avvicina fanciulle ingenue e le seduce. Solo dopo se ne serve per placare l'insaziabile sete di sangue. 







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Eating Out 4 - Drama Camp

La relazione tra Zack e Casey è passata dal caldo bollente al freddo gelido. Ma tutto potrebbe cambiare quando i nostri due piccioncini vengono ammessi al campo estivo della compagnia teatrale di Dick Dickey, un bizzarro dandy che non fa sesso da sette anni e che ha messo come regola numero uno del campo la proibizione assoluta di fare sesso. Appena arrivati la situazione tra Zack e Casey sembra peggiorare per il fatto che Zack ha messo gli occhi addosso ad un altro aitante campeggiatore, Benji, che però, accortosi che Zack è lì col fidanzato, dice di essere etero. Senonchè capita che proprio a Zack e Benji viene affidata la parte di due amanti gay in una commedia di Shakespeare. Nel campo troviamo anche Jason, un direttore etero che s'innamora di Lilly, una ragazza transgender... Fedele allo spirito della serie, anche questo film offre divertimento e sesso a non finire, ma non aspettatevi di più.




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Two Wedding and a funeral

Diretto da Kim Jho Kwang-soo. Il regista è sostenitore della principale associazione coreana per i diritti LGBT, ‘Chingusai‘ (Fra amici). Il film viene dopo una serie di 3 corti dedicati a restituire una autentica immagine delle persone gay in Corea: ‘Boy meets boy‘ (2008), ‘Just friends?‘ (2009) e ‘Love 100° C‘ (2010). Presentato al Busan International Film Festival del 2009. Hyo-Jin è una ostetrica che sogna di adottare un bambino con la suo amante lesbica Seo-Young. Min-soo e Jin Suk sono una coppia di uomini gay. Le due coppie mettono in atto un matrimonio di facciata per nascondere la loro omosessualità. Il film si apre con un matrimonio tradizionale in cui lo sposo Min-soo e la sposa Hyo-jin rappresentano l’immagine della coppia perfetta, in estasi per le nozze e in partenza per la luna di miele. Tuttavia, si capisce presto che il matrimonio è una finzione, che serve solo come mezzo per deviare i sospetti dalla loro vita reale, godendo in più dei benefici di una unione eterosessuale. Cresciuti nella società ancora ad oggi conservatrice e omofobica della Corea del Sud, ritengono tale copertura come unico mezzo per realizzare i loro percorsi di felicità individuale. Vivendo con i rispettivi partners una gran parte della vita quotidiana, le due coppie cercano di nascondere la dualità della loro esistenza a genitori sempre più sospettosi e ad un ambiente sociale che disapprova anche in maniera violenta. Ma le fondamenta di una esistenza costruite sulla finzione iniziano a traballare, e inevitabilmente appaiono crepe nella loro vita costruita con cura.

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The Postcard

Il film è stato presentato al Pusan ​​International Film Festival nel 2007. Le canzoni sono di Mika ed Elton John (I Want Love). The postcard è una dolce storia di romanticismo adolescenziale tipicamente coreana, di cui Boy Meets Boy e Just Friends? rappresentano altri esempi. Racconta la storia di un ragazzo timido che non ha il coraggio di chiedere un appuntamento alla persona che da molto tempo lui ama. Continua invece a recarsi all’ufficio postale locale, per scrivere lettere d’amore, o piuttosto cartoline, all’oggetto della sua adorazione. Ma chi è l’oggetto del suo affetto? Le due impiegate postali che si contendono una contro l’altra la sua attenzione, sicure come sono che le missive poetiche sono pensate per una di loro? Oppure potrebbe essere il postino che consegna le sue cartoline/parole d’amore proprio alla sua porta?



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Tempesta su Washington

Su un candidato alla presidenza (Henry Fonda) vengono fatte delle indagini per scoprire i suoi trascorsi comunisti; ma vittima della logica dei ricatti incrociati diventerà proprio il capo della commissione (Don Murray), che ha un passato omosessuale da nascondere. É il film che con "Quelle due" di Wyler) ha scardinato i rigidi divieti del Codice Hayes verso le "perversioni sessuali": per la prima volta nella storia di Holliwood, una scena si svolge in un bar ufficialmente gay. Appare oggi incredibile come una breve storia omosessuale vissuta in gioventù possa portare a conseguenze così tragiche causate dall'omofobia sociale ed interiorizzata.








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Non è peccato

Mentre si avvicina il suo 15° compleanno, la vita di Magdalena si divide tra i pensieri al suo ragazzo, il suo vestito da Quinceañera, e la limosine che spera di mostrare per quel giorno speciale. La vita non è poi così difficile a Echo Park, nei dintorni di Los Angeles, fin quando il destino porta una inaspettata sorpresa: Magdalena è incinta. Viene subito cacciata dalla sua religiosissima famiglia e va a vivere con l'amatissimo prozio Thomas e il forte cugino Carlos, che è stato a sua volta rifiutato da suo padre perchè gay. Insieme formano una improvvisata nuova famiglia che deve affrontare lo stigma sociale e la speculazione immobiliare che minaccia tutto il loro vicinato. Il film si richiama molto al free cinema inglese degli anni '60, che già in quegli anni affrontava le tematiche della diversità, dell'emarginazione e dei conflitti sociali, ma questo film aggiunge qualcosa di nuovo, vuole indagare nuovi costumi e nuovi stili di vita, nuove realtà familiari e nuove speranze. 


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Rag Tag

Raymond (Rag) e Tagbo (Tag) si sono incontrati all'età di otto anni nei sobborghi di londra dove vivono. Nonostante provengano da ambienti molto differenti rimangono uniti in una forte amicizia fino alla fine della loro adolescenza, quando i Servizi Sociali costringono Rag ad andare a vivere con la nonna a Birmingham. I due ragazzi si incontrano di nuovo dopo dieci anni e verificano che il loro legame è immutato. Un viaggio che compiono insieme in Nigeria, la patria di Tag, rivelerà che il sentimento che li unisce va molto al di là dell'amicizia. Tornati a Londra devono ora conciliare la loro nuova situazione di coppia con le pressioni sociali delle famiglie e degli amici, le lusinghe del denaro facile, le minacce di un ricattatore e il fanatismo bigotto che li circonda. Movimentato da una impressionante colonna sonora hip hop e con un insieme di attori di gran talento, questo film, opera prima del regista, è un'opera coraggiosa e lirica che intreccia bellezza, amore e malvagità dentro un mondo qualche volta molto pericoloso.

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Ruben's Place

Nella pagina di Vimeo dove ha messo a disposizione il suo primo film, il regista, Sam Vasquez, rivela i dettagli tecnici delle riprese, per le quali ha utilizzato la sua macchina fotografica Canon 7D nel corso di 2 mesi. Per l’editing, durato 10 mesi, ha utilizzato il software Final Cut Pro sul suo PC. Essendo morta sua madre Elsie prima che fosse finito il film, il regista ha dato lo stesso nome alla madre del protagonista.
Il film ruota attorno a Ruben, uno studente che ha lasciato il college per prendersi cura del padre, dopo che la madre è morta nell’uragano “El Nino”, che ha devastato il tessuto urbano e sociale della cittadina di Alviso.




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Madame Satã

Una storia ispirata alla vita di una delle figure più straordinarie nella cultura popolare brasiliana, João Francisco dos Santos (1900-1976). Travestito, bandito, ragazzo di strada, cuoco in un bordello, carcerato e padre di sette figli adottivi, Dos Santos, meglio conosciuto come Madame Sata, fu anche un famoso omosessuale che combattè contro l'omofobia e i condizionamenti sociali in tempi assai difficili e pericolosi. La storia inizia nel 1932 a Rio de Janeiro nel distretto bohemien di Lapa, cuore della Rio de Janeiro bohémien, meglio conosciuta come la Montmartre dei Tropici, quando Joao Francisco sta quasi per realizzare il suo sogno: diventare un attore famoso. Nel sordido e vivace mondo di Lapa, popolato da ruffiani, prostitute e altre figure della malavita di Rio, Joao lotta nelle strade e controlla una specie di famiglia che comprende la bella prostituta Laurita e la sua giovane figlia per la quale tutti stravedono; il vistoso prostituto Taboo; Renatinho, il giovane amante di Joao; e Amador, il proprietario del club Danubio Blu che è la sua seconda casa. E' proprio in questo locale che inizia la carriera di Joao come drag queen Madam Sata. Un film caldo e sensuale ma anche un toccante e coloratissimo melodramma presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2002.

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Une Rose entre nous

Rose (un nome maschera, come sembra indicare la rosa tatuata sulla sua schiena) entra nel salone di parrucchiere in cui lavora Paul avendo le idee un po' confuse, o meglio, avendole chiarissime: al collega di Paul, Remy, chiede di renderla "nera come un corvo", a Paul dice di voler essere "rossa come uno scoiattolo". In questa ambiguità cromatica è già tutto il mistero della ragazza, dark lady materna che scorta l'ingenuo Paul in un universo notturno d'incubi tentatori (l'ambiente "malato" e irreale tornerà ne Il tempo che resta) che stordiscono il ragazzo e lo portano a ridefinire le coordinate del quotidiano (l'incontro con Remy nella toilette del locale). Come il Leopold di Gocce d'acqua su pietre roventi, Rose induce Paul a prostituirsi, con un'incoscienza candida che sfiora il cinismo del personaggio derivato da Fassbinder: la ragazza crede davvero che amore e sesso possano convivere senza ostacolarsi, ma il suo "fratellino" non è dello stesso avviso. Dopo una notte di bagordi vagamente anni Trenta (la canzonetta di Rose), l'alba porta una nuova consapevolezza. Paul abbandona Rose, ma qualcosa nella sua vita è cambiato per sempre; l'educazione sentimentale, dolcissima e avvelenata, è compiuta. Une rose entre nous unisce la consueta ironia acida (il proprietario del salone, il vecchio cliente al telefono con la madre) a una descrizione delicata e struggente dei personaggi, facendosi perdonare facilmente le (poche) sbavature della parte centrale. Interpreti magnifici: Sasha Hails sarà di nuovo con Ozon per dare vita alla madre di famiglia di Regarde la mer.

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Miss Kicki

Kicki è una madre single che ha vissuto parecchi anni lontano dalla Svezia dove ha lasciato il figlio Viktor in custodia alla nonna. Ora che la nonna è ammalata deve pensare a riprendersi il figlio ormai 17enne. Kicki ha anche una relazione virtuale su internet con un uomo d'affari taiwanese. Pensa quindi di risolvere le due cose portando con sé il figlio in una vacanza a Taiwan, dove spera di riavvicinarselo, e nello stesso tempo spera di incontrare il suo uomo. Da parte sua Viktor pensa invece che la madre voglia fargli incontrare il padre che non ha mai conosciuto. Mentre Viktor vagabonda per le strade di Taipei, incontra Didi, col quale stringe un'amicizia che diventa sempre più intensa. Il legame con la madre si fa sempre più difficile, ma sarà proprio il suo nuovo amore per Didi a portare madre e figlio alla scoperta di territori sconosciuti...



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