La 42enne Abby è sposata, benestante e lesbica. Lei e sua moglie hanno due bambini, sono una famiglia perfetta. Poi un giorno viene gravemente ferita alla testa da una palla da baseball mentre stava giocando coi suoi ragazzi. Improvvisamente tutta la sua bilanciata e ordinata vita - palestra, scuola, famiglia, lavoro domestico - non la soddisfa più: "Non voglio questo!" è il disperato mantra che grida mentre viene portata in ospedale. Intraprende quindi un progetto di rinnovamento nella città vicina dove in breve tempo mette in ordine la sua linda casa suburbana e si appresta ad un cambiamento significativo della sua precedente esistenza. Dopo aver avuto due incontri sessuali con prostitute, inizia anch'essa quel lavoro, naturalmente con clienti solo donne, presentandoci la prostituta più insolita di tutta la storia del cinema. Primo lungometraggio della regista Stacie Passon che esordisce nel Nuovo Cinema Queer con protagoniste sempre più anziane e argomenti più maturi e meno ingombranti - o forse no? Il film è prodotto da Rose Troche, regista del cult tesbico "Go Fish" che vinse il Teddy Award nel 1994. Una collaborazione produttiva che promette bene anche per futuri progetti comuni
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