Il film non è tanto un giallo, nel senso che bisogna scoprire chi farà cosa, quanto l'ansioso racconto di alcuni adolescenti, uno dei quali arriverà a tagliarsi i polsi nell'ora del titolo del film. Durante un'apparente ordinaria giornata di scuola, apprendiamo che ogni protagonista, dalla bella della classe all'attraente atleta, nasconde un segreto che potrebbe portarlo a commettere il suicidio. Fra loro c'è Sean, un gay dichiarato (molto carino) e reietto che soffre una quotidiana tortura omofobica dai bulli della scuola. Segretamente ha una storia con un compagno di scuola gay velato. Opera prima del regista 22enne M.K.Talluri, il film prende molto dallo stile di Gus Van Sant in Elephant (ringraziato nei titoli di coda), comprese le ripetizioni da differenti visuali dei comportamenti dei protagonisti, come di un cacciatore che studia la sua preda, e l'uso espressionistico del suono. Il regista ha detto di essersi ispirato ad una storia vera che riempì le cronache con molti interventi che dubitavano si trattasse di suicidio. Il film, con apparente noncuranza, cattura la fragilità dell'adolescenza, con le sue difficili problematiche e le sottese ansie (pressioni dei superiori, aspettative famigliari, bullismo, primi amori, ecc.) che alle volte portano a tragiche conseguenze.
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