Laura Muscardin, la regista, ha detto: "Si tratta di una storia d'amore. In questo film cerco di capire quanto forte possa essere l'impatto dell'amore e della passione su qualcuno che deve affrontare giorno dopo giorno l'idea della morte. Dato che la maggior parte dei personaggi del film è gay è ovvio che questo definisca un certo ambiente, ma io continuo a pensare a Claudio e Andrea come due persone innamorate, niente di più. Per il cinema italiano questo è un tema forte". Giorni affascina e commuove, senza mai scadere nel facile melodramma, ma piuttosto descrivendo un limpido frammento di realtà che diviene lo spunto per interrogarsi sull'autenticità delle certezze, sull'abitudine a lasciarsi scivolare la vita addosso e sulla possibilità di liberarsi dalla paura, di vivere, ma anche di amare.
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