Non perdetevi il film più bello e seducente di queste feste, scritto e diretto dall'indipendente americano Todd Haynes, autore di culto per Safe e Velvet Goldmine. Nello stile del melodramma anni ' 50, quando la natura rispettava le scelte del technicolor, il regista riprende, ricalca e virgoletta una classica soap opera di famiglia ipocrita borghese di provincia a Hartfort, Connecticut, addì 1957. Ispirandosi agli specchi della vita di Stahl, alle multicolori foglie al vento dei capolavori di Douglas Sirk, specie a Secondo amore, rifatto poi da Fassbinder in Tutti gli altri lo chiamano Alì. (M. Porro). Accolto molto bene dalla critica, non altrettanto dal pubblico, questo film di un regista gay dichiarato, ci regala uno stupendo spettacolo di colore, poesia e immagini volutamente ricostruite, unite ad una intensa riflessione sull'omofobia e sul razzismo che regnavano nella provincia americana anni '50.
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