Un evento che è una gioia per gli occhi e per le orecchie. Un’opera speciale frutto di un estremo amore per l’arte cinematografica e per la musica. La passione per l’era del cinema muto ha portato Milford Thomas ad usare una macchina da presa d’epoca per ricreare la magia di una favola che è universale sebbene l’ispirazione provenga da un racconto giapponese. Ambientato negli anni ’20, Claire ci racconta in modo sognante e delicato la storia di una coppia di anziani contadini del Sud degli Stati Uniti, Joshua e Walt, che finalmente realizzano il sogno di una vita. Tra le pannocchie di mais raccolte nel granaio vedono spuntare una creaturina luminosa che si trasforma in una bella ragazza, la figlia a lungo desiderata come frutto del loro lungo amore. Claire proviene dalla luna ma nondimeno conosce alla perfezione il francese e il latino e recita Shelley evocando l’immagine di ninfe acquatiche che danzano in piena atmosfera liberty. La sua esistenza è felice: ha dei genitori amorevoli e gode delle attenzioni di un giovanotto bello e timido che spasima per lei. Ma Claire sa di non appartenere al mondo terreno e di tanto in tanto sente il richiamo della luna a cui si oppone piangendo calde lacrime bianche. Dopo aver compiuto un miracolo d’amore la figlia della luna capisce però che la separazione è vicina…Accompagnato dal vivo da un’orchestra di 11 elementi coordinata da Martin Biggs su partitura originale diretta dall’autrice Anne Richardson, Claire è stato definito da Variety “ una deliziosa favola che fa emergere un dolceamaro mito universale ”.
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