Manu è un pediatra gay quarantenne, innamoratissimo del suo compagno Philippe, avvocato, col quale convive armoniosamente da alcuni anni. Ora però, i due non si trovano d'accordo sul fatto di adottare un bimbo, cosa che Manu desidera ardentemente. La loro vita è comunque felice, dice Philippe, che non riesce a sopportare l'idea di un pargolo frignante per casa. Manu però è deciso ad andare avanti, anche a rischio di mettere in pericolo la loro unione... Il film, opera prima del regista, ha avuto un notevole successo di pubblico in Francia (un po' meno di critica) dove è stato distribuito in più di 250 copie. La problematica della coppia gay e della genitorialità gay è affrontata con naturalezza, come si può rilevare anche dal titolo originale, Comme les autres, Come gli altri. Anche se il regista cerca di farci capire che invece, a differenza di una coppia etero, con una coppia gay che vuole diventare genitori sono tutti molto più esigenti. Qualche stereotipo riaffiora ogni tanto come quando Manu, aspettando la visita dell'assistente sociale, vuole liberarsi di tutto quello che rende la casa troppo gay. In ogni caso il film si rivela più audace nella rappresentazione del sesso etero che in quello gay, dove dobbiamo accontentarci di un innocente bacio tra i due protagonisti maschili. Ma non possiamo pretendere sempre tutto... anche perché il film viene promosso dalla distribuzione italiana come "la più bella e insolita favola di Natale" ed è stato presentato al IX Sottodiciotto Filmfestival di Torino.
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