Abbandonata dal collega Ivan (Cuervo) nonostante aspetti un figlio, la doppiatrice Pepa (Maura) decide di dargli la caccia. Ma le capitano tra i piedi un'amica (Barranco) ricercata dalla polizia, il figlio di Ivan (Banderas) con la sua fidanzata (de Palma) e persino una ex amante (Serrano) intenzionata a ucciderlo. Lontanamente ispirato alla "Voce umana" di Cocteau (di cui resta la centralità del telefono e dei messaggi registrati), è un'irresistibile farsa degli equivoci dal ritmo indiavolato, elegante come una "sophisticated comedy" hollywoodiana. Campione riconosciuto del postmoderno, Almodovar "ripercorre tutto lo spettro del cinema, dal più strettamente formalista al più laboriosamente triviale" [Volpi] per fondere - con una energia e un talento istintivi ma solidi - gli elementi che formano la composita cultura della movida madrilena, dalla pop-art al teatro da boulevard, dal sit-com alla moda, dai rotocalchi femminili alla pubblicità. Ne esce un ritratto irriverente e graffiante insieme della società spagnola, come nessun altro regista - e film - è riuscito a darci.
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