A metà tra documentario e poema visivo, la storia d’amore tra Enzo, immigrato da giovane a Genova, e il travestito Mary, che Enzo conosce in carcere. Il rapporto tra due outsider vive sullo sfondo di una città-fantasma di reietti, il cui passato emerge attraverso rari filmati d’archivio. Il titolo allude a un celebre romanzo ottocentesco di Remigio Zena, ambientato nei vicoli genovesi. Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L'attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l'aspetta da anni una cena fredda e la compagna di una vita. Mary in strada ed Enzo in carcere si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste. Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, Madre di Dio, Sottoripa… nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s'è incagliato come una nave senza ancora.
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