Sameer e Kunal, due aitanti giovani eterosessuali, si fingono gay per poter abitare un appartamento di Miami già occupato da Neha, una bellissima ragazza che lavora per Verve, una rivista di moda. Tra i tre nasce così una intensa amicizia, anche se in realtà, entrambi i giovani "gay" s'innamorano di Neha. Le cose potrebbero continuare per il meglio se non entrasse in scena un'altro innamorato di Neha, il suo nuovo capo. Nel frattempo la madre di Sameer scopre che il figlio è "gay" e che ha un compagno. Apriti cielo... Sembrerebbe una versione indiana di "I Now Pronounce You Chuck and Larry", ma qui, merito di una regia-sceneggiatura effervescenti (almeno nella prima parte), di una perfetta chimica tra i due attori protagonisti, di belle musiche e scenografie, ci si diverte veramente, fino a sbellicarsi. Il rischio stereotipi era altissimo, visto che i gay vengono simulati da due supermachi etero, invece la rappresentazione gaya è credibile e realistica, in certi momenti quasi commovente (come quando la madre accetta il fidanzato del figlio). Il film, che impiega due attori di altissimo richiamo in India ed è stato distribuito in più di mille copie, ha anche il merito di essere il primo blockbuster di Bollywood a mettere la tematica omosessuale in primo piano. Cosa ancora più interessante è il fatto che esce nelle sale indiane (il 14 novembre 2008) alla vigilia di una sentenza che dovrebbe depenalizzare l'omosessualità, che in India, una legge di 150 anni fa, considera ancora reato.Trailer:
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