Una ragazzina bugiarda e viziata (Balkin) rovina la vita a due insegnanti, Karen (Hepburn) e Martha (MacLaine), accusandole falsamente di lesbismo. Intelligente e raffinato adattamento di un testo teatrale di Lillian Hellman che Wyler aveva già portato sullo schermo nel 1936 (La calunnia, dove Miriam Hopkins - che fa Mrs. Mortar - interpretava la parte qui affidata alla MacLaine): questa volta, però, la maggior libertà concessa dalla morale hollywoodiana permette a Wyler di affrontare apertamente il problema dell'omosessualità - tanto che Martha confessa a Karen di essere sempre stata disperatamente innamorata di lei - e di chiudere il film rispettando il pessimismo della Hellman: Martha si suicida e Karen non accetta di tornare con il fidanzato (Garner) che l'aveva abbandonata in seguito allo scandalo. E i recenti tempi di maccartismo, oltre al clima da guerra fredda che invade l'America, servono al regista per trovare nuovi punti di riferimento nel creare un'atmosfera di paranoia e sospetto.
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