Primo film thailandese pubblicizzato come film lesbico. Ha avuto in patria un'ottima risonanza, e un discreto incasso al botteghino. Cinque anni di riprese per un film di disarmante dolcezza, accolto molto bene dalla critica. Il film è stato candidato come miglior regia ai premi Thai, gli oscar della Thailandia. La storia è centrata sulla schietta e sincera Pie, che veste e si comporta come un maschio, e sulla più delicata e gentile Kim, che s'incontrano nel residence dell'università dove condividono la stessa stanza. Tra le due, dopo qualche disappunto, nasce una bella amicizia, nonostante le loro diversità. Pie inizia a liberarsi dei pregiudizi che ha ereditato dalla madre mentre Kim prova con un po' di fatica ad accettare e giustificare la mascolinità dell'amica. Superati questi primi ostacoli, le due ragazze si trovano sempre più coinvolte in una romantica relazione. Ora devono mettere alla prova il loro coraggio e prepararsi a fare ulteriori passi in avanti... Nel film non abbiamo scene erotiche, solo qualche abbraccio e qualche bacio, ma la chimica e il feeling che le due protagoniste riescono a fare emergere tra di loro, è, a dir poco, ammaliante. I dubbi sulla propria identità di Kim e la paura del giudizio degli altri di Pie, diventano, grazie ad una perfetta sceneggiatura e alla bravura delle attrici, molto più che semplici sensazioni o stati d'animo: un vero e proprio alter ego da combattere e vincere.
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