Bruno (Llorenç González) e Carla (Astrid Bergès-Frisbey) sono una coppia di ventenni che, nonostante qualche attrito, si amano e si considerano felici. Carla è una ragazza ribelle ed estroversa, senza pregiudizi sessuali, che crede nella libertà. Ama sinceramente Bruno e le piace la stabilità sentimentale. Lavora come fotografa di una rivista universitaria che ha creato insieme ad alcuni amici. Bruno invece è introverso, disciplinato e responsabile. Carla è stata la sua prima ragazza, sono fidanzati da quando erano giovanissimi. Bruno ama la musica hip hop e lo sport. A volte si sente insicuro e troppo prudente, ma è sempre tenero e sentimentale. Proviene da un'umile famiglia e studia educazione fisica grazie ad una borsa di studio. Un giorno entra nelle loro vite Rai (Álvaro Cervantes, premiato per questo film al Málaga Spanish Film Festival), un affascinante giovane, carismatico e avventuriero. Seduce quasi tutti coloro che lo conoscono, donne e uomini. Di lavoro fa il breaker e l'insegnante di karate. E' un autodidatta, si è fatto da solo, è un tipo appassionato e calcolatore. Un giorno, senza badare alla presenza di Carla, Bruno e Rai si baciano. Bruno adesso è incerto, sente qualcosa di nuovo dentro di sè. Ha paura ma non vuole perdere l'amore di Carla. Carla vorrebbe abbandonare tutti, ma qualcosa la trattiene... Nel film è presente anche un personaggio gay dichiarato, Dani (Marc Pociello), orgoglioso di essere omosessuale e militante del movimento gay. E' il redattore capo della rivista studentesca dove lavora Carla, studia giornalismo, è sfacciato, provocatore e promiscuo (sempre in cerca di avventure). Abita insieme ad Adrian, il direttore della rivista. La tematica del film, che ci mostra il passaggio da una storia dove una persona ama due persone per arrivare poi alla creazione di un triangolo poliamoroso, non è nuovissima al cinema, basti pensare a "Cold Showers" o a "Threesome", ma questo film ha alcuni meriti che risiedono soprattutto nella freschezza e nella spontaneità delle situazioni raccontate, oltre che nella struttura narrativa, che si sviluppa in tre tempi, mostrandoci i punti di vista dei tre personaggi, attraverso un montaggio vivace e intrigante. Peccato che la parte omo sia un po' sacrificata, almeno nelle immagini, lasciando intuire più che vedere, quali siano le reazioni del protagonista durante la sua prima storia gay. Dobbiamo accontentarci di languidi sguardi e di una vicinanza fisica che trasuda desiderio e sesso, mentre, come al solito, il rapporto etero, anche sessuale, deborda dallo schermo. Eppure il nocciolo del film è propria la storia gay, che entra, sconvolgendolo, in un tranquillo menage di coppia etero.
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