La paraplegica Peggy Gravel (l’attrice si fa chiamare Mink Stole) uccide il marito facendosi aiutare dalla cameriera negra Grizelda (Jean Hill) che gli schiaffa in faccia un sederone di oltre un quintale. Dopo esser state costrette da un poliziotto a regalargli le mutande, le due complici si rifugiano a Mortville, una fantastica bidonville all’esterno del castello dove abita la crudele regina Carlotta (Edith Massey). Costei è contornata di brutali neonazisti che per suo ordine uccidono lo spazzino di cui è innamorata la principessa. Intanto Peggy e Grizelda fanno amicizia con una coppia di lesbiche e si abbandonano a gagliardi amori saffici. Finale con la rivolta dei sottoproletari, la cacciata della regina e un gran balletto di liberazione. Il tono è rozzo, gaglioffo, da barzelletta sconcia riscattata da improvvise impennate surreali. Pur evocando ricordi di Biancaneve e i sette nani e di Miracolo a Milano, non lontano dalle atmosfere di Fellini e di Ken Russell, Nuovo Punk Story ostenta un totale disinteresse per la propria collocazione culturale, quindi una ribalda salute che induce a un riso rabelaisiano...
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