Rimessosi da una sfortunata relazione con un uomo sposato, Gabe, imprenditore del legname, trova conforto nel rapporto che mantiene con la sua ex moglie e la figlia. Dall'altra parte della città, Ernesto, anche lui lavoratore nelle costruzioni, si sottrae alla vita di casa con il suo attuale convivente ed ex-fidanzato, trascorrendo gran parte del suo tempo libero in ospedale con un altro suo amore del passato, ora ammalato. Impermeabili alla monotonia del loro mondo lavorativo, coltivano entrambi un incrollabile desiderio di romanticismo. Lontano dai centri gay di tutto il mondo, il regista Yen Tan esplora le vite complesse e spesso dimenticate degli uomini gay di una piccola città americana. La sobria natura contemplativa della storia di Ernesto e Gabe viene raccontata dal punto di vista di un osservatore, che ci permette, anche se solo per un momento, di capire che cosa significa essere un outsider. L'isolamento emotivo al quale i due uomini si sono abituati, viene catturato in modo sottile, ottimistico e poetico, evitando il melodramma. In un film fresco e armonioso, i protagonisti non cercano mai di fuggire dal loro ambiente relativamente vuoto, ma scelgono di riempire i vuoti più profondi della vita con laloro tenace fiducia. Terzo film del regista Yen Tan ("Ciao"), definito da Variety: "Quasi sottotono ma alla fine profondamente soddisfacente". Gran Premio della Giuria al Dallas International Film Festival 2013 e miglior sceneggiatura al Nashville Film Festival 2013.
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