Va chiarito subito che questo non è un film gay, ma bisogna considerare il periodo in cui fu fatto e l'impressione che fece allora sugli spettatori omosessuali. La storia si svolge tutta in un campo militare e tratta delle ossessioni causate dall'omosessualità segreta e impossibile da reprimere, di un colonnello interpretato da un formidabile Marlo Brando. L'omosessualità viene presentata solo nei lunghi silenzi, negli sguardi che spogliano, nelle mosse ripetute e sottili (il lisciarsi i capelli). "Ci sono personaggi che parlano senza dire niente e personaggi che muoino senza aver potuto parlare". La regia del film è splendida e riesce a mantenere uno sguardo neutro e distaccato su quanto accade facendo salire lentamente ma inesorabilmente la tensione, fino alla tragedia finale che potremmo intuire fin dalla prima scena del film.
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