Tratto dall'omonimo romanzo di Francesca Muci, il film racconta la storia di Elena, una donna di oggi, 35 anni, carina, e il suo lavoro, consulente editoriale, la realizza, anche se forse la impegna troppo. Soprattutto è ossessionata dalla ricerca di perfezione in ogni aspetto della sua esistenza: l’amore, la casa e la professione. La sua vita precipita quando il compagno, scoperta all’improvviso la propria omosessualità, la lascia. Ma prima di separarsi, propone alla ragazza di regalargli un figlio. E lei accetta. La giovane si lascerà soggiogare dalla malinconia e da una solitudine sempre più devastante. Le sue giornate si susseguiranno una uguale all’altra e la felicità le sembrerà sempre più un qualcosa d’inaccessibile. Tutto, per lei, cambierà radicalmente quando, nel giro di poche ore, dapprima incontrerà per caso l’enigmatico Ettore, e poi conoscerà l’impetuosa diciottenne Adriana. Elena, sospesa tra voglia di normalità e trasgressione, eroina misteriosa e fragile, si sentirà profondamente attratta da entrambi. Non potrà fare a meno di chiedersi s’è lui, sessantenne produttore musicale, con la sua maturità, la sua calma e la sua gentilezza, il principe azzurro in grado di darle la stabilità inseguita da anni, il porto sicuro a cui tornare nei momenti di sofferenza?... Il bell'attore Berruti ha detto a Vanity Fair: "Ho dovuto girare scene omosessuali. Ero agitato. Non mi ero mai messo nudo su un altro uomo che non fosse mio padre, da bambino. Mi faceva effetto tutto: la barba, i peli sul corpo, la stazza. Quando ho rivisto le scene, mi sono impressionato: erano belle, potenti. Una lo era forse troppo, e l’hanno tagliata. Per riguardo nei confronti di una società che sta provando ad accettare certi temi. Temi di cui ho massimo rispetto, anche se non mi appartengono. Sono un grande amante delle donne, io. Se fossi gay, non avrei comunque problemi a presentare l’uomo ai miei." La scrittrice e regista Muci ha così sintetizzato il suo film: "Una storia che parla in assoluto di donna, amore e libertà. Una storia sulla voglia di lasciarsi andare, unita alla paura e alle mille domande. Il film mischia elementi di commedia a elementi da film romantico, bilanciando sentimento ed eros, fino a svelare, ma solo verso la fine, la sua vera natura di melò." Nel film sono presenti due canzoni di Tiziano Ferro (L’amore è una cosa semplice e TMV) che ha così commentato il film: "Mi innamorai di questa bellissima storia già dal romanzo, gli intrecci dei personaggi ricordano molto le storie che racconto nelle mie canzoni. C’è fragilità, controversia, attesa, rabbia. La lotta continua alla ricerca della serenità."
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